Castellammare di Stabia-(Carlo Carrillo) – “Mentre loro si riunivano, io dormivo- esordisce Marino- La buona politica impone che la sfiducia sia dichiarata in consiglio comunale. Da Nastelli ho ricevuto supporto morale e materiale nella vicenda legale con D’Apice e ritengo giusto che sia lui ad esprimere l’assessore, ne ha diritto in quanto è parte integrante della maggioranza”. Queste le motivazioni addotte dal “transfuga” per giustificare il “salto della quaglia” che gli ha consentito di approdare alla corte Pannulliana. Dallo “spessore” delle dichiarazioni, emerge chiara, e molto ben definita, la “personalità politica” di un consigliere comunale eletto, quasi per caso, in un assise che dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini e della città. Un personaggio, insomma, che indossa i panni di maestrino ed addirittura impartisce, con presunzione, anche lezioni di etica oltre che di politica. La qualità principe, di un consigliere comunale eletto, dovrebbe innanzitutto essere rappresentata dalla sincerità e dalla trasparenza nei comportamenti, in virtù del ruolo istituzionale ricoperto, serve a poco mentire, affermando di dormire nel momento in cui l’opposizione si riuniva  mentre, in tanti, lo hanno visto girare in macchina in compagnia di Nastelli. E’ comprensibile che un uomo come Marino si possa sentire solo e emarginato, preso atto che non ha mai svolto una vera attività politica tra la gente, ed è ancora più evidente la sua spasmodica ricerca di amicizia ed affetto, derivante dalla sua aria da “coccolone di mammà”; ma leggere di “aver ricevuto supporto morale e materiale da Nastelli” non si può né leggere né tantomeno sentire. Un lapsus? E’ auspicabile, in quanto, a voler esser cavillosi, questa dichiarazione lascia immaginare scenari che potrebbero sussistere elementi di fondamentale interesse per la Procura della Repubblica. Il motivo? Basta articolare un semplice ragionamento. Invero, nulla osta per il supporto morale che, nella complessa e delicata vicenda relativa alla disputa con D’Apice, avrebbe ricevuto da Nastelli, questo rientra nella normalità di rapporti tra amici, ma parlare di “supporto materiale” potrebbe indurre, il cittadino che legge, a pensare in buonafede a ben altro. Esaminato che, un grande saggio della politica, dichiarava: “A pensar male si commette peccato, ma molto spesso ci si azzecca”, in virtù di questa perla di saggezza, sarebbe appena il caso che, lo scoraggiato Marino, esponesse meglio questo “inquietante passaggio” che, diversamente, rischia di ingolfare le parrocchie stabiesi con file chilometriche di fedeli in attesa di poter confessare questo greve peccato. Una “Marinata”, esclamerebbe un carissimo amico, che potrebbe dirla lunga sulla questione amministrativa al centro del confronto. Una scelta, quella di Marino, che lascia trapelare, con certezza, che dietro questa operazione di “aggancio” possa celarsi l’azione del mentore di Nastelli che, in virtù di precedenti incarichi ricoperti nella vita amministrativa stabiese, si ritrova, purtroppo, ad essere iscritto oggi nel registro degli indagati per il reato di “Bancarotta fraudolenta”. Ah saperlo!!!

Castellammare di Stabia lì 21 settembre 2017

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