Castellammare (di Frank Tracchia) Scaricato da tutti in Campania e con ben due condanne in primo grado sul groppone: una a 1 anno e 8 mesi per abuso d’ufficio, quando era sindaco sceriffo (con il sigaro fra i denti e la rivoltella dietro la schiena ma senza la stella sul petto gonfiato) per la celebrata assunzione, alla cabina di regia del Comune di Castellammare di Stabia, del compare di nozze Francesco De Vita (anch’egli condannato – sempre in primo grado – a quattro anni e passa), e l’altra ad 8 mesi per diffamazione nei confronti di Carlo Giuliani, insultato – da Giggino già detto la scadenza denominato oggi la condanna – per averlo definito, sul suo profilo Facebook, “feccia di teppista”. Potrebbe tornare “finalmente” sin da subito, Luigi Bobbio: già senatore della Repubblica Italiana con alleanza nazionale ed ex sindaco di Castellammare di Stabia, per appena 30 mesi. Un sindaco snidato dalla sua stessa maggioranza che lo sfiduciò – lemme, lemme… – in una fredda serata di fine novembre 2012. A quanto si apprende, Giggino, ritornato a fare il giudice di sezione Civile a Nocera Inferiore per sfamare l’allegra famigliola che lo ha sempre sostenuto nonostante tutto, potrebbe ritornare con Matteo Salvini e con la Lega Nord, alle prossime elezioni governative che si terranno nella primavera del 2018. Giggino – sempre secondo quanto si apprende – avrebbe convocato i suoi fedelissimi a piazza Matteotti: martire degli sfascisti, per lui che si è ritenuto martire dei comunisti e delle istituzioni cattivelle. In bocca al lupo, Caro Giggino, ti seguiremo con grande curiosità, con il solito affetto che sicuramente ricorderai con gioia e piacere, e ci auguriamo che tu riesca a risolvere, e quanto prima, tutti i tuoi numerosi”guai”. Parafrasando una celebre frase si potrebbe esclamare:”Semel damnatus, semper damnatus”. Ma in Italia, tutto è possibile? O no? Ah, saperlo! #Chapeau!
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