(Red) – Una riunione sulla questione della sicurezza in città convocata da Vicinanza a Palazzo Farnese nella serata di ieri, in preparazione dell’incontro del Comitato di sicurezza pubblica di giovedì p.v., ha evidenziato, ove ce ne fosse stato bisogno, la distanza esistente tra la percezione virtuale del primo cittadino sulla sicurezza e la reale situazione esistente sul territorio vissuta da commercianti e cittadini stabiesi. Invero, il sindaco nell’introduzione al confronto ha riferito che secondo le statistiche, quelle che avrebbe ricevuto in Prefettura, i reati compiuti sul territorio stabiese nel primo semestre del 2024 sarebbero, in termini percentuali, diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2023. Al netto di quanto possano essere attendibili questi dati puramente statistici, in quanto la maggioranza dei commercianti e dei cittadini stabiesi vittime di ESTORSIONI, furti, minacce, aggressioni, scippi e rapine, è molto restia a denunciare per paure e ritorsioni, Vicinanza ha mostrato tutta la sua impreparazione rispetto al problema in discussione e di quanto poco conosca la realtà quotidiana della città. Basterebbe solo pensare che davanti ad un indagine degli organi inquirenti, in possesso di eloquenti e chiare intercettazioni telefoniche e ambientali, uno solo dei tanti imprenditori estorti ha sporto denuncia e, scusateci se lo sottolineiamo, ha avuto il coraggio di costituirsi parte civile nel corso della celebrazione del processo alla camorra. Come inoltre è bene ricordare che l’unica amministrazione della città di Castellammare, ossia quella di CDX guidata da Cimmino, si è costituita parte civile in ben due procedimenti, tra cui uno riguardante il fantoccio assimilato alla figura del “pentito” bruciato (a dicembre 2018) sul falò acceso alla vigilia dell’Immacolata all’Aranciata Faito, sottolineando che mai nessun altra Amministrazione cittadina ci risulta abbia fatto altrettanto, Commissione Straordinaria compresa relativamente “ai fatti” accaduti all’Acqua della Madonna ed al processo intentato dalla Procura di Taz contro un potente clan camorristico cittadino. Una riunione, alla presenza di ben 12 tabaccai, tre esponenti dell’Ascom, con la partecipazione di due consiglieri del CSX – Di Maio e Ungaro – e di due consiglieri del CDX – Alfano e Cesarano,, nel corso della quale è necessario evidenziare che, se non fosse stato per la presenza dei commercianti, nemmeno sarebbero emersi i ben 5 furti nelle tabaccherie stabiesi con i sanguinari ferimenti (tra risse e spari al centro della città) con feroci aggressioni consumate sul territorio, per non parlare poi delle orde di minorenni pronti a scatenare violenti risse nei punti della movida e nelle periferie anche solo per la raccolta del legno, al fine di accumularlo, per accendere i falò alla vigilia della festa dell’Immacolata. Alla fine del rapido quanto insoddisfacente confronto, i partecipanti si sono resi conto della “manifesta incapacità” di questa amministrazione a trattare il tema della sicurezza anche perché, secondo qualche autorevole partecipante, non si può pensare di poter controllare il territorio con un organico di Vigili Urbani ridotto all’osso, ed impegnati a svolgere molteplici funzioni, senza avere il coraggio di chiedere l’intervento dell’Esercito, a supporto delle Forze dell’Ordine già presenti, per presidiare un territorio difficile e di per sé molto complesso. Intanto, giovedì p.v., si svolgerà in città la riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, come da prassi consolidata ormai da anni, si riunirà per predisporre il servizio di controllo e prevenzione sul territorio in occasione della festività dell’Immacolata nel tentativo, come è ormai arcinoto, di intercettare e sequestrare le consistenti tonnellate di legname di ogni tipo, già raccolte e stipate dai gruppi di giovani delle periferie cittadine, per dar luogo a quei pericolosissimi falò, spesso improvvisati e mal gestiti, che procurano irreparabili danni al manto stradale, sottoservizi compresi, nella migliore delle ipotesi. Ma questa è un’altra storia che, a periodi intermittenti, caratterizzano il dibattito in questa sfortunata città. E chest’è!
Castellammare 12 novembre 2024
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