(Red) “Una donna racconta di essere stata vittima di abusi da parte di un potente politico del Pd. E trova il coraggio di vuotare il sacco con la giustizia. Una storia di presunti scambi tra sesso e imprenditoria legata agli appalti pubblici: io ti aiuto sul lavoro ma tu accetti le mie richieste sessuali. Accade nel Comune di Portici, il feudo di Enzo Cuomo, senatore fino a sette mesi fa, poi tornato al comando del Comune di Portici. Un caso clamoroso- ancora riservatissimo – esplode, forse non a caso, nella stagione della “ribellione” anti molestie. A presentare una denuncia è una libera professionista. Si chiama Rossella B., conosce
“da molto tempo l’attuale sindaco ed ex senatore Cuomo”. E punta il dito contro il primo cittadino e contro un imprenditore ritenuto vicinissimo al primo cittadino, Pasquale Noia. Una vicenda che, a quanto pare, era già nell’aria perché la signora Rossella avrebbe avvertito Noia della sua intenzione di denunciare tutto. Cuomo sarebbe già a conoscenza della bomba. E avrebbe già detto agli amici .”Questa è una schifezza nei miei confronti. Denuncerò quella donna per calunnia”.
“Il sindaco si denudò”
Il fascicolo è da poche ore all’attenzione della Procura guidata da Gianni Melillo, depositata nella stanza del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, responsabile della sezione che procede, tra l’altro, per i reati contro le cosiddette “fasce deboli”. E la donna dovrebbe essere sentita nelle prossime ore. Rossella B. dice di essere stata fatta oggetto di molestie, alcuni anni fa, nella stanza dell’allora sindaco Cuomo, poco prima che il primo cittadino lasciasse l’ente locale per candidarsi, ed essere eletto, al Senato. La donna racconta di aver ricevuto da Cuomo la richiesta di essere sostenuto sul territorio “per la campagna elettorale” e di avergli dato la propria disponibilità. Ma, subito dopo, ammette anche di aver a sua volta confidato al sindaco di avere problemi economici e di avergli chiesto di essere aiutata a trovare una posizione di maggiore stabilità. “Mi occupavo della vendita di alcuni prodotti”, precisa la donna, in particolare per aziende distributrici di prodotti chimici. Il sindaco, sempre stando al suo racconto, durante uno di questi incontri, in Comune, nel riserbo del suo studio, lontano da occhi indiscreti, l’avrebbe avvicinata e l’avrebbe molestata. “Io ti aiuto ma…”. Le avrebbe chiesto favori sessuali. La signora racconta nei dettagli che “si spogliò” e in un attimo le fu vicino. “Io ero seduta all’angolo della sua scrivania e gli dissi come si permetteva di fare ciò”, lo ha scritto Conchita Sannino di Repubblica.
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