(C.De Simone) – Ritorna prepotentemente alla ribalta nell’area stabiese il partito Repubblicano Italiano, ossia gli eredi di Mazzini, di colui che esortava i connazionali ad impegnarsi in un’azione ripetuta e continua, per suscitare quella scintilla che avrebbe provocato l’incendio in tutta la penisola italiana e, tramite l’azione delle bande, l’insurrezione popolare nel paese. Un partito che ha radici molto profonde sul territorio della ex città delle acque, infatti era molto forte e vivace la sua presenza in città quando negli anni 80’ è arrivato anche a portare ben tre consiglieri comunali nell’assise cittadina. Un partito che dopo essere stato inghiottito dalle fauci di “mani pulite” è ritornato a fare capolino in città grazie all’impegno del corallino Salvatore Piro, oggi segretario amministrativo nazionale ed attivo collaboratore di Corrado De Rinaldis Saponaro segretario nazionale, che all’epoca del regno di re Bobbio I (ed ultimo) fu nominato amministratore unico dell’Asam, partecipata stabiese già alla canna del gas. Una nomina che diede luogo, e possibilità, all’inesorabile declino, ed ulteriore indebitamento, che è poi ricaduto in capo alle finanze comunali e di conseguenza sul groppone del povero e bistrattato cittadino stabiese. Oggi riappare magicamente alla luce di un esigenza politica e programmatica legata al proprio percorso politico nazionale che vede, i nuovi repubblicani, trasformarsi in “Ala sinistra” dei Democrat, al punto di utilizzare il simbolo dell’immortale Verdini pur di evitare il problema della raccolta delle firme sul territorio. D’altronde il P.R.I. ha scoperto di avere molte cose in comune con Verdini, e sicuramente non solo il colore, ma anche, e soprattutto, la capacità di tradire il voto degli elettori non appena si profili all’orizzonte la pur minuscola possibilità di poter diventare protagonisti nella gestione del potere nella sua espressione più becera. Non crediamo che si possa meravigliare l’elettorato stabiese se, tra le fila di questo partito, possa materializzarsi la presenza di un ex consigliere comunale che, non molto tempo fa, pur essendo stato eletto in una coalizione di cdx non ha esitato neanche per un attimo, non appena si è presentata l’opportunità, di fare il salto della quaglia. Roba da cultura “illuminata e rivoluzionaria”, Ah saperlo!!!
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