Incredibile a Castellammare di Stabia: la Soget, la società incaricata dal Comune per la riscossione dei tributi e delle imposte, non sa distinguere la differenza tra i vari Enti. Così ha recapitato alla capitaneria di porto una cartella da quasi 50mila euro per il pagamento di una Ici del 2011 per terreni e fabbricati che nulla hanno a che vedere con la sede della guardia costiera.
La vicenda è cominciata il 14 dicembre 2016 quando in piazza Incrociatore San Giorgio, dove si trova il comando della capitaneria, la Soget ha inviato un avviso di accertamento per delle violazioni in merito alla situazione contabili e patrimoniale a fini Ici. Il prospetto includeva terreni e fabbricati di corso Alcide De Gasperi: totale da pagare oltre 47mila euro. Peccato che quei beni siano di proprietà del demanio marittimo, dunque allo Stato, e non alla capitaneria, e che risultano esenti dal pagamento.
A marzo 2017 la guardia costiera ha scritto alla Soget per far presente questa circostanza insime al fatto che l’unico fabbricato che risulta nella propria disponibilità è proprio la sede in piazza Incrociatore San Giorgio. Nessun riscontro è pervenuto dalla società scelta dal Comune di Castellammare fino al 2 gennaio scorso. La Soget ha risposto con un’ingiunzione di pagamento di quei famosi 47mila euro e rotti da pagare entro 30 giorni.
Quello che si prefigura è un pasticcio burocratico bello e buono: la capitaneria non è né intestataria, né proprietaria, né fruitrice dei beni elencati dalla Soget. Dunque questa società come ha fatto a decidere improvvisamente di addebitare ai militari questa cifra? Parliamo di una circostanza quantomeno preoccupante perché se ciò può accadere per la capitaneria, che ha certamente i mezzi per difendersi da accuse inventate, cosa potrebbe succedere ai privati cittadini inconsapevoli che si vedrebbero recapitare simili cartelle? Comune di Castellammare: ancora un’ottima scelta!
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