Castellammare-(Tacco di Ghino) – Non si è fatta attendere la replica del sindaco stabiese, Antonio Pannullo, alla proposta provocatoria partita dalle opposizioni nel corso dell’incontro con la stampa di appena ventiquattrore fa. Una risposta scontata, quella del sindaco, che d’altronde, bocciando sonoramente l’atto di disponibilità ad avviare un imprudente percorso di “convergenze parallele”, impettito rivendica nientemeno con “orgoglio” quanto sarebbe riuscito a realizzare nel corso del suo primo anno a capo dell’amministrazione della città. «Colgo lo spirito positivo delle dichiarazioni delle opposizioni e la disponibilità ad essere parte di un processo democratico di dialogo e di confronto, al quale non mi sono mai sottratto. Ne comprendo anche i toni critici, richiesti in fondo dal ruolo e dal gioco delle parti. Tuttavia, non posso non sottolineare gli innumerevoli passi in avanti fatti dalla città in un anno».
Questo l’esordio del sindaco Antonio Pannullo nel replicare alla proposta dell’opposizione, che si è resa disponibile ad appoggiare il primo cittadino qualora dovesse compiere un atto di coraggio, scegliendo una giunta indipendente dagli equilibri della maggioranza per dare una svolta all’immobilismo in cui è piombata la città.
«Si parla della villa comunale rifugiandosi in tecnicismi che richiamano all’idea che se siamo tutti allenatori di calcio possiamo anche essere tutti ingegneri ed architetti – sottolinea Pannullo -. Ma il dato di fondo è uno: passeggiare in villa un anno fa era impossibile, ora ne godono stabiesi e non in maniera esponenziale. Ed anche i commercianti ne hanno raccolto i benefici.
In un anno, inoltre, la città è molto più pulita grazie all’impegno di tutti: Comune, ditta e maestranze che consentono di scorgere in maniera residuale le criticità che un tempo attanagliavano la città. Tante anche le azioni messe in campo per riappropriarci della risorsa mare: insieme a Gori e agli altri soggetti abbiamo stilato un cronoprogramma di interventi che ci porterà entro fine 2017 a chiudere tutti gli scarichi a mare, con la chiusura del collettore di Gragnano, avremmo nuovamente la balneabilità in città.
La cultura in questa città ha fatto passi da gigante. Oltre alle numerose iniziative delle associazioni ricordo a tutti noi: il trentennale della scomparsa di Annibale Ruccello celebrato in diversi appuntamenti, i Cantieri Viviani, con la perla del premio di cui abbiamo insignito Gigi Proietti, il cartellone di eventi natalizi, senza dimenticare le prossime iniziative che saranno annunciate a breve.
Il numero delle presenze di turisti in città, inoltre, è sensibilmente aumentato, lo dicono i dati degli albergatori, lo si avverte passeggiando per la città. Dopo anni, raccogliendo il testimone anche di esperienze passate abbiamo chiuso l’accordo con la Soprintendenza per la Reggia di Quisisana dove oltre al Museo Archeologico verrà istituita la Scuola di Restauro. Siamo rientrati in tutti i circuiti turistici, sia su ferro (Campania Express) che via mare (Archeolinea Campania). La Funivia, grazie a quella sinergia tra le istituzioni, tre anni fa era dismessa tanto che si stava per procedere anche all’eliminazione dei piloni, oggi è di nuovo una realtà.
Dopo anni vi è una visione chiara dello sviluppo urbanistico di tutto il territorio comunale che va dall’Acqua della Madonna a Marina di Stabia: un progetto che si inserisce in una visione molto più ampia della buffer zone del Grande Progetto Pompei. L’individuazione dell’advisor per il nuovo piano industriale della Sint, ci permette di fare un passo avanti importante nell’ottica di mantenimento e valorizzazione del patrimonio strategico della partecipata. Dall’altra i rapporti con Federterme e Regione Campania saranno fondamentali nell’ottica di rilancio del settore termale nella nostra città.
Potrei continuare sulle cose fatte come queste – conclude il sindaco -, ma consapevole che le criticità sono ancora tante, sono altrettanto consapevole che con il contributo di tutti, opposizioni comprese, questa città continuerà a riemergere dall’immobilismo dal quale sono ripartito un anno fa».
Questo è l’intero “Pannullopensiero” che ha colto l’occasione per anticipare, alle opposizioni ed ai cittadini, quelli che rappresenteranno, molto presumibilmente, i contenuti della sua “Relazione sullo stato dell’attuazione programmatica” da portare in discussione, ed all’approvazione, in aula consiliare. Tanto alla luce del documento politico sottoscritto, solo tre mesi orsono, dal gruppo dei cosiddetti “centristi” che ancora oggi non sembrano molto convinti “dalla lista della lavandaia” sciorinata ad ogni piè sospinto ed occasione. Non è farneticando che si governa una città, la città si governa innanzitutto dotando la macchina amministrativa dei Dirigenti, in particolare dopo aver effettuato finanche i colloqui nel percorso di individuazione. Una città, e di conseguenza un’amministrazione, monca sotto l’aspetto dirigenziale resta ostaggio dei “gruppi di potere” che esercitando il loro altezzoso ruolo, impuniti, perseverano con una cultura che è esclusivo, nonchè indefettibile, patrimonio della prima repubblica. Evidentemente Pannullo vive una sua personale realtà virtuale per effetto della quale si è, erroneamente, convinto di essere diventato il sindaco della “Berna”(Svizzera) e questo comunicato stampa dimostra ampiamente, ove fosse necessario, che la forbice tra l’istituzione e la realtà sociale stabiese ha raggiunto oramai un’ampiezza non più tollerabile.
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