(Carlo Carrillo) – Una settimana che inizia all’insegna del “Buondì” settembrino. Il primo lunedì di una meravigliosa, e frizzantina, mattinata di settembre farà da cornice alla decisione della data in cui si procederà all’apertura delle buste pervenute, a seguito della pubblicazione del bando pubblico, per la ricerca di un Advisor per redigere il piano industriale di Sint, società in House, partecipata cittadina al 100% di proprietà del comune stabiese. Il giorno della scadenza del bando, 31 agosto alle ore 17.00, sono pervenute all’ufficio protocollo ben tre offerte di società napoletane. Si tratta della Riformed, di via Cervantes a Napoli, unica partecipante al primo bando di gara che fu esclusa in quanto l’offerta non fu, in quella sede, ritenuta congrua in quanto non corrispondente ai dettami del disciplinare di gara che prevedeva la partecipazione a costo zero in via preliminare, mentre la società partecipante aveva previsto un compenso di circa sessantamila euro alla redazione del progetto. Le altre due società, partecipanti alla gara di assegnazione, risultano essere, rispettivamente, la Ipsea S.r.L. con sede in quel di via Diocleziano 107 Napoli, ed infine la L&D Advisor S.r.L. la cui sede risulta alla via Pietro Casilli (strana assonanza) 37 in Casoria. “E’ la testimonianza che c’è attenzione verso l’opera di risanamento e fiducia piena verso l’operato messo in campo, al netto di tutti i pettegolezzi”. Così pronunciò Biagino Vanacore, in una mattinata di mezza estate, tra buondì e cappuccino caldo. L’appalto, di cui in epigrafe, sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 95 del D.Lgs 50/2016. Questo il passaggio fondamentale che interessa di più, al netto di quelle che sono le “inquietanti” indicazioni politiche che potrebbero trasformare, il “fallimento” del precedente bando, in una scelta di comodo per realizzare, attraverso il bando bis, scellerati disegni amministrativi ai danni dei lavoratori e della città. Particolare di non poca importanza riveste il “curriculum” aziendale delle collaborazioni con enti e società, oltre naturalmente, alla presenza sul mercato ed alla competitività testimoniata finanche dal fatturato societario. Segnale positivo di una presentazione adeguata, delle compartecipanti, potrebbe essere rappresentato da una attenta consultazione dei siti internet delle stesse società, considerato che Google è un amico molto generoso e che addirittura, gratuitamente, mette a disposizione notizie e storia di ognuno, sia esso persona fisica che società. Ma come farà adesso qualche società, partecipante al bando, a presentare un offerta competitiva, e quindi inferiore, a quella prevista dalla base d’asta del disciplinare di gara dopo averne presentata una, appena 40 giorni orsono, superiore di circa 1/3 alla base d’asta di oggi al ribasso? Inoltre, secondo i dettami del bando, “le offerte saranno valutate da apposita commissione giudicatrice, nominata successivamente alla scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte e la SINT ne darà notizia ai partecipanti a mezzo PEC nonché sul proprio sito internet. La Commissione sarà composta da tre membri. Potranno partecipare alla seduta pubblica solo i concorrenti, i legali rappresentanti della persona giuridica o un loro delegato munito di documento di riconoscimento valido. La seduta pubblica e/o le sedute pubbliche, a insindacabile giudizio della commissione giudicatrice, potranno essere in qualsiasi momento sospese ed aggiornate ad altra ora o ad altro giorno previa adozione di misure idonee ad assicurare la conservazione e la salvaguardia delle buste e dei documenti in esse contenuti”. Ma questo significa che gli ex lavoratori di Terme ed i cittadini non potranno assistere ai lavori della commissione? Ah saperlo!!!

Ah saperlo!!!

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