(Red) – E’ senza dubbio affascinante, ripercorrendo l’omerica narrazione, ritrovare il neo-sindaco Vicinanza accostato alla vicenda di “Sisifo” considerato dai cantori della guerra di Troia il “più astuto tra gli uomini” e destinatario di un castigo che, taluni, ritengono legittimamente proporzionato alla sua colpa.

Ma veniamo ai fatti. Dopo aver stravinto le elezioni comunali, in virtù di un “Carrozzone” stracolmo di uomini e contraddizioni, Vicinanza ha iniziato attraverso un’estenuante tour di incontri (tra interpartitici e bilaterali) a saggiare le disponibilità degli occasionali alleati a collaborare affinché potesse varare una squadra di governo all’altezza delle aspettative della città, e in sintonia con le esigenze politiche di partiti e civiche in seno alla coalizione. Ma sin dagli albori si è manifestata una difficoltà oggettiva costituita dalla disponibilità delle OTTO “posizioni” disponibili a fronte del numero di Partiti e Civiche, circa 16, componenti l’alleanza politica elettorale del CSX. Incontri, discussioni e confronti sviluppatosi nell’arco di ben 6 settimane, a tutte le ore del giorno e della notte, per conseguire un unico obiettivo costituito dalla concretizzazione di un accordo sulle modalità, principi e nomi per consentire al “coraggioso” Gigi di poter varare finalmente una giunta. Ma niente di tutto quello di cui si è discusso è stato realizzato anzi, al contrario, è accaduto che il Sindaco, per accelerare il processo, ha dovuto far ricorso ad una scelta che, escluso il PD, non è piaciuta proprio a nessuna delle civiche alleate. Il “parto” della giunta, effettuato in fretta e furia nella mattinata di sabato scorso, ha scatenato un vero e proprio putiferio con l’insurrezione di alcune civiche che, tra posizioni convinte e qualcuna occasionale e di comodo, hanno risposto quasi contestualmente con la presentazione di ben 6 candidature, compresa quella di Elefante beneficiario dell’investitura del “Santo Graal”, riconducibili al Csx stabiese, e tanto in virtù di una rappresaglia politica in risposta all’annuncio della squadra di governo comunicata “in beata solitudine”, e senza la presenza fisica di alcun componente della giunta, forse finanche in assenza di un decreto di nomina che, a tutt’oggi, non risulta ancora pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente. Trascorso un “Weekend al vetriolo”, il Sindaco ha convocato una riunione di maggioranza nella giornata di lunedì pomeriggio che, svoltasi a Palazzo Farnese, ha registrato l’assenza dei grillini. Il Sindaco Vicinanza, nel corso della riunione, prendendo la parola ha biasimato il clima conflittuale interno emerso nelle 36 ore precedenti e che, tra l’altro, ha reso pubblico il disagio di una coalizione “implosa” dopo appena 6 settimane dalla sbalorditiva vittoria elettorale. La risposta delle civiche, in relazione all’intervento del Direttore-Presidente, è stata altrettanto pesante, al punto che Vicinanza si è ritrovato al centro di un tiro incrociato che ne ha indebolito, inconfutabilmente, certezze e convinzioni, tanto che anche dalla sponda locale del PD sono arrivate alcune pesanti considerazioni che hanno messo in discussione la sua capacità politica di governare una coalizione così complessa e articolata. Alla fine di un incontro, dai più valutato inutile e dispersivo, è accaduto un fatto tanto grave che, secondo “radio Farnese”, si sarebbe addirittura sfiorata la rissa. Infatti, mentre molti rappresentanti delle civiche avevano già abbandonato la riunione, si racconta che un dirigente politico di una civica, mentre si avvicinava al Sindaco per salutarlo, sarebbe stato accostato ed affrontato a muso duro (sul tipo delle note perfomance del calciatore bianconero Bonucci) da un personaggio che con alcune spinte ed improperi, all’indirizzo del malcapitato dirigente politico, avrebbe fatto calare il gelo tra gli astanti allibiti, sindaco compreso. E’ stato solo grazie alla prontezza d’animo di un esperto neo-assessore che è stato evitato il peggio, insomma una scena che nessuno avrebbe mai immaginato potesse verificarsi in una sede istituzionale, alla presenza del Sindaco, e alimentata da un personaggio che, privo di titoli idonei per presenziare ad un incontro interpartitico locale, avendo commentato con indisponenti “faccine” di disapprovazione l’intervento di un anziano e navigato politico, noto esponente di una civica storica, aveva inteso aggredire con arroganza il politico che ne aveva pubblicamente biasimato l’atteggiamento assunto proprio nel corso del confronto. La cosa più grave è che, il protagonista dell’aggressione, avrebbe scientemente atteso che terminasse l’interpartitico per mettere in atto il suo insano comportamento che, dato unanimemente riconosciuto, non aiuta sicuramente Vicinanza impegnato in un difficile e complicatissimo percorso ad ostacoli. Il giorno successivo, ossia martedì sera, si è svolta la riunione che, su richiesta del PD, è stata convocata solo per “Partiti e Civiche”, senza Sindaco, al fine di trovare un possibile accordo sulla questione del Presidente del Consiglio che, a quanto pare, navigherebbe a vista in virtù di un ferreo accordo stipulato tra le civiche: Futuro Democratico, La nostra Castellammare, Stabia Rialzati, Progressisti e Azione le quali, molto determinate, punterebbero ad eleggere Lea Iovino e/o Maurizio Apuzzo con il supporto del voto dell’opposizione di centrodestra che al momento, secondo la nostra affidabile fonte, si sarebbe stretta compatta intorno al suo unico candidato Mario D’Apuzzo nell’attesa che, a conclusione del cruento regolamento di conti tutto interno alla coalizione di Csx, si possa avviare un serio e sereno confronto sulle molteplici problematiche che affliggono la città. Nel frattempo, il nostro valoroso e mitologico eroe emulo dell’Omerico “Sisifo”, ignaro della colpa a seguito della quale gli sarebbe stato irrogato il pesante castigo, continua a spingere la pesantissima pietra sul dorso del colle, nella flebile speranza di arrivare fino alla vetta per farla rotolare dal lato opposto del versante, ma proprio quando penserà di avercela fatta ecco che, proprio allora, rotolerà nuovamente a terra e, insieme al pesante masso, si ritroverà come per magia al punto di partenza. E chest’è!  

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