(Red) – Nonostante Vicinanza fosse stato esortato da più parti, nel periodo antecedente la costituzione  della coalizione di Csx per le elezioni comunali scorse, ad evitare di “Riempire il carrozzone” in ogni ordine di posto, il direttore ritenne di non dover ascoltare nessuno. Infatti, gli era stato consigliato di non imbarcare tutti solo perché doveva vincere, e fu avvisato che pur facendo il pieno, con ben 14 liste, sarebbe stato poi difficile governare pur riuscendo nell’impresa. Erano stati gli stessi maggiorenti sinistrorsi locali ad avvisarlo, gente con molta esperienza politica e impegnata sul territorio da molti decenni. Vicinanza, al contrario, uomo di dura cervice volle ignorare questi saggi consigli e riuscì ad imbarcare proprio tutti, compreso gente priva di qualsivoglia formazione politica che fece la fila pur di presentare la lista per aderire al programma politico (solo 7 stringate paginette sic) dell’ “investito”, dai potenti “Cacicchi e Baroni” dell’autorevole PD regionale. Difatti, dopo ben 4 mesi di Amministrazione, nessun atto politico-amministrativo è stato elaborato da Vicinanza e dalla sua squadra di assessori “importati” dall’ampio comprensorio metropolitano che, in disparte per qualche indigeno, probabilmente neanche conoscono le strade stabiesi e che, molto spesso, partecipano ai lavori di giunta addirittura da remoto. Il neo-sindaco si è solo crogiolato tra inaugurazioni di progetti e attività messe in campo dalla tanto vituperata Amministrazione di Cdx che accompagnate da Ordinanze, elaborate alla viva il parroco, promulgate sfuse e a pacchetti con il serio rischio, in caso di ricorso al Tar, di determinare un gravoso danno erariale per le casse comunali. Tanto per non parlare poi delle risse verbali, e non solo, che si registrano spesso nelle Commissioni e in Consiglio Comunale dove, con l’ausilio di “vigorosi barriti”, il nuovo Presidente tenta spesso ma senza effetto alcuno di riportare la distensione e serenità. In questo confuso e smodato contesto, con il fiato sul collo degli “Aventiniani” e dell’opposizione di CDX, Vicinanza si ritrova a governare con grandissima difficoltà, ed in “lontananza”, le sorti di una città che ha bisogno di decollare alla luce dei “Milionari” fondi intercettati dai progetti sviluppati dall’Amministrazione Cimmino, ma purtroppo, per la città e per gli stabiesi, la lotta per la gestione del “potere” finalizzato a se stesso sembra sciaguratamente prevalere. In questo drammatico, quanto articolato scenario, registriamo inoltre l’entrata a gamba tesa del Consigliere Alfano che in comunella con Italia Viva, ed entrato a far parte della coalizione di CDX dopo aver dovuto abiurare ad una improbabile quanto improponibile candidatura a sindaco, prova a tendere la mano al Sindaco Vicinanza in assetto “formato 118” e che, pronto ad accorrere a sirene spiegate, resta solo in attesa della chiamata alla bisogna. I segnali della disponibilità, di questa eventuale collaborazione, arrivano infatti attraverso una “confusionaria” intervista, rilasciata ad una testata giornalistica locale, dalla quale emerge una precisa volontà di “chiamata alle armi” nelle dinamiche gestionali Amministrative. Nel frattempo, l’arguto pigmalione, ha lavorato adoperandosi al fine di screditare agli occhi del Sindaco sia gli esponenti di “Futuro Democratico” che il rappresentante di “Noi per Stabia i quali, in questa primo quadrimestre della gestione Vicinanza, hanno tentato di stimolare la coalizione di CSx al governo al fine di elevare il livello del confronto sulla delicata questione dei temi e delle problematiche della città attraverso un’azione che, purtroppo, si è rivelata vana. Nel corso della “narrazione” propinata alla stampa, l’intenzione di Alfano ha voluto lasciar intendere al lettore l’esistenza di una presunta frattura che sarebbe emersa, tra le componenti politiche dell’opposizione, in relazione alla decisione per l’elezione del Presidente del Consiglio che, ad onor del vero, era stata assunta all’unanimità con la risoluzione di convergere compatti sul nome di Mario D’Apuzzo, frutto della proposta avanzata da Forza Italia e Stabia Unica. A creare la spaccatura, all’interno della coalizione dell’opposizione di Cdx è stata, al contrario, la presentazione della candidatura di Alfano, sottoscritta e “sconsideratamente”,  presentata da Italia Viva nella giornata di mercoledì 3 ottobre ultimo giorno utile per la presentazione della candidatura, ed in evidente dissenso e contrasto con quanto era stato deciso dal tavolo politico di fine luglio che, all’unanimità, aveva determinato di votare D’Apuzzo alla Presidenza del Consiglio proprio in contrapposizione alla candidatura del piddino Elefante. La motivazione politica di questa sorprendente mossa, evidentemente, non è stata né spiegata né motivata all’estensore dell’articolo, così come pure sembrerebbero essere state dissimulate le richieste di appoggio che lo stesso interessato avrebbe formulato, attraverso una serie di telefonate, agli “Aventiniani” compreso Di Maio, per chiedere il loro voto millantando di poter contare sugli 8 voti, potenzialmente esprimibili dagli “elettori attivi” del CDX e confermando, con siffatto atteggiamento, di aver soppiantato nei fatti quanto era stato deciso all’unanimità, sul tavolo politico di fine luglio, che aveva armonicamente scelto il nome di Mario D’Apuzzo quale candidato Presidente del Consiglio per opposizione di CDX.

A questo punto è ipotizzabile che l’assunzione di questo atteggiamento sia servito esclusivamente per lanciare messaggi subliminali ad una coalizione, quella di CSX, che dopo appena 4 mesi appare già “cotta, per cui parafrasando un noto adagio sovviene da pensare che: “A pensar male è peccato, ma molto spesso ci si azzecca”.

Castellammare 14 ottobre 2024

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