(di Frank Tracchia) – Poltrone, poltroncine e sedie a sdraio. Ma la dignità del Partito Democratico, dei consiglieri che ancora sostengono, in silenzio e con la coda fra le gambe come i cani bastonati, il sindaco Pannullo e lo stesso Pannullo, scaduto come è scaduto il tempo della dinastia Casilliana e Ioviniana, dove è finita? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, Pannullo sta “finendo” allo stesso modo di Cuomo: mollato da Di Nardo e tutto l’apparato di potere che ha ancora sete al fianco di De Luca. L’obiettivo? Isolare Casilliani e Ioviniani, che muovono Pannullo come un pupo (no il cantante di “gelato al cioccolato, dolce e un po’ salato”). E il vice sindaco Di Martino? Dicono, che ha preparato il suo trasloco a Roma: c’è aria di promozione per l’Andrea locale, dopo l’agguato, politico si intende, teso proprio a chi lo volle al suo fianco e gli ha chiesto ancora di restare, senza aver compreso la trama del film. “La politica? È l’arte di “fottere” chi sta con te”. #Chapeau!

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