(AnCar) – Alle ore 15,00 in punto, con precisione svizzera, il direttore di gara Tremolada ha fischiato il calcio di inizio della partita Reggiana – Juve Stabia. Una partita molto attesa dai supporters delle vespe che, in circa 400, hanno percorso i 600 Km circa pur di poter sostenere al Mapei Stadium la matricola terribile, oggi sola al quarto posto in classifica generale, nella speranza di confermare la straordinaria posizione sin qui acquisita, attraverso ottime prestazioni sciorinate nel corso di questa prima parte di un campionato che, in disparte dalla corsa delle prime tre, appare molto avvincente ed equilibrato campionato. Gli uomini di Pagliuca sono scesi in campo con il classico 3-4-2-1 contro una Reggiana schierata da Viali con un canonico 4-3-3. Sin dall’inizio della gara gli stabiesi hanno approcciato la gara con un piglio molto disincantato, tanto che già al 1° minuto la Reggiana è andata in rete con Vergara che, intercettata la sfera a seguito di un clamoroso passaggio di Thiam, ha scambiato la palla con un compagno di squadra depositandola in rete. Gol annullato per fuori gioco del calciatore locale che so trovava oltre la linea della difesa stabiese. Un campanello d’allarme che avrebbe dovuto scuotere le vespe, considerata la grande aggressività e convinzione messa in campo dagli amaranto, Al 12° azione sulla sinistra della difesa stabiese, nel tentativo di ripartire da dietro, dove dopo uno sfortunato tackle perso da Rocchetti, Vergara riconquista la palla e si allunga sul fondo mettendo un prezioso pallone a centro area proprio sulla testa di Portanova che, sfuggito al controllo di Varnier e Ruggiero deposita, indisturbato, alle spalle dell’incolpevole Thiam. Al 18° una vibrante reazione delle vespe che, attraverso un’azione corale, hanno portato il solito Adorante ad un potente tiro da fuori area che Baldi ha parato a fatica imprecando contro i proprio compagni di reparto. Al 24° ancora una convulsa e tambureggiante azione dei padroni di casa, ancora sul lato sx della difesa stabiese, consente a Vergara scrivere sul tabellino il proprio nome calciando di sx alla destra dello stupito quanto impotente portierone stabiese. Un raddoppio avvenuto in appena 24 minuti proprio sotto la curva destinata alla tifoseria ospite. Pagliuca, un tarantolato allenatore molto focoso, ha provveduto subito ad impartire le opportune disposizioni al fine di evitare un’inaspettata, quando meritata, debacle operando a quel punto l’inversione degli esterni. Il primo tempo è continuato con una convita supremazia territoriale della Reggiana che, attraverso il pressing a tutto campo, ha bloccato le iniziative della Juve Stabia sul nascere. Nel secondo tempo è letteralmente cambiato tutto, evidentemente la strigliata e i cambi operati dal tecnico stabiese hanno sortito i loro effetti. Pagliuca ha lasciato negli spogliatoi Vargas e Pierobon sostituendoli con Piscopo e Piovanelli e rivoluzionando dal punto di vista tecnico la disposizione delle vespe sul terreno di gioco passando ad un 4 – 3 – 3 aggressivo e convinto. A quel punto si è rivista la spumeggiante squadra che ha dominato il campionato lo scorso anno; infatti, con l’ingresso successivo di Di Marco al posto del rientrante Buglio al 60°, gli stabiesi hanno dominato il campo in lungo e in largo anche se, grazie al contropiede, i reggiani hanno avuto la possibilità di agire in contropiede. Al netto di una stupenda parata effettuata da Thiam al 65° sul velenoso tiro di Pettinelli, gli stabiesi hanno sfiorato la rete al 66° con un’incursione molto efficace di Fortini che, dopo un veloce scambio con Piscopo, ha tirato forte sul primo palo facendo tremare l’esperto Baldi. Piovanelli, dopo appena qualche minuto, dopo un ubriacante azione svoltasi sul lato dx dell’attacco stabiese, ha tirato un gran tiro neutralizzato a fatica da Baldi. Una fase di gara tutta stabiese che, dopo la sostituzione di Baldi con il debuttante Meli, ha sciorinato un’azione corale partendo dall’esterno di sinistra che, dopo una fitta rete di passaggi, ha innescato Piscopo che dopo aver mandato per l’aia il suo arcigno controllore ha messo di destro un cross al bacio per Adorante che, in elevazione, ha colpito chirurgicamente la palla piazzandola alla sinistra dell’esterrefatto Baldi, tra l’entusiasmo dei supporters approdati al Mapei Stadium. L’ammonizione di Piscopo all’82°, per fallo sull’ex Marras, e quella al 90° di Pagliuca hanno praticamente segnato la fine di una partita che, dopo il colpo di testa di Thiam su angolo battuto alla sx di Baldi, ha mostrato una Juve Stabia dai due volti, distratta e pasticciona nella prima parte di gioco quanto determinata e decisa nel secondo tempo, che non è riuscita a recuperare una partita che l’ha vista letteralmente dominare nella ripresa. Ma, come è noto, le partite durano 95° circa, e questa volta non è bastato il(secondo) tempo.

 





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