(di Frank Tracchia) “Mia figlia è stata abbandonata al suo destino dalle istituzioni e non posso sostenere da solo tutte le spese per curarla”, è l’amara storia di Giorgia, piccola stabiese di due anni affetta da autismo e attualmente in cura al Santobono di Napoli, raccontata dal quotidiano Metropolis. Una bambina che, secondo il parere medico certificato, necessiterebbe di cure più elaborate presso centri specializzati nella psicomotricità ma l’accesso alle cure mutuabili, dopo quasi due anni di attesa, non avrebbe ancora concesso alla piccola stabiese il “lasciapassare”, che gli toccherebbe per patologia, e i genitori sono costretti ad affrontare trattamenti privati molto costosi. L’ennesima vergogna, nella Campania di Vincenzo De Luca e del Partito Democratico delle “fritture” di
pesce clientelari e dei tagli alla sanità pubblica in favore di quella privata. Nessuna parola neanche dal sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo e dell’assessore al ramo, la selfista Carla Di Maio: probabilmente più interessati ad accogliere migranti entro primavera o pagare con i soldi degli stabiesi qualche altra “bagattella”, che salvaguardare e tutelare la salute di quelli che realmente vengono prima di tutto. Un detto dice: “Non fare mai del male alla carne che cresce”. Vergogna!
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