Mercoledì 17 giugno, Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione, l’Ente Idrico Campano discuterà, nel corso del Virtual Forum organizzato in collaborazione con Food Future Institute e il comune di Pollica sugli usi intelligenti dell’acqua. Al termine il lancio del video spot che inaugura la campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico
Un Virtual Summit dal titolo “Acqua: tra emergenza e ripartenza – Biodiversità a rischio e soluzioni strategiche urgenti per un’economia climate smart”. Ente Idrico Campano, Future Food e Comune di Pollica con il patrocinio della Commissione Europea Rappresentanza in Italia hanno organizzato il meeting nella giornata Mondiale dedicata alla lotta alla desertificazione ed alla siccità, nel corso del quale esperti si confronteranno con le problematiche connesse al processo di desertificazione mondiale, con un focus dettagliato sui rischi proiettati sul territorio nazionale e regionale. Per iscriversi basta cliccare al link https://acquatraemergenzaeripartenza.eventbrite.com/.
Alla tavola rotonda virtuale, moderata dal giornalista de “La Repubblica” Giacomo Talignano, parteciperanno, oltre al Presidente ed al Direttore Generale dell’EIC, rispettivamente Luca Mascolo e Vincenzo Belgiorno, Sara Roversi Founder diFuture Food Institute, il sindaco del comune di Pollica Stefano Pisani, il Vice Governatore della Campania Fulvio Bonavitacola, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Salvatore Margiotta e la Parlamentare Europea Simona Bonafè che si è occupata del nuovo regolamento adottato in Europa sul riutilizzo delle acque. Nel corso dell’iniziativa EIC, Future Food Institute, e Comune di Pollica firmeranno un accordo di collaborazione sugli usi intelligenti dell’acqua.
Al termine del meeting verrà lanciata ufficialmente la campagna di sensibilizzazione #iononsprecoacqua progettata dall’Ente Idrico Campano sul tema del risparmio idrico con la pubblicazione del video spot. La tutela di una risorsa tutt’altro che illimitata, indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo e del pianeta stesso, è da ritenersi infatti una priorità assoluta per le attuali politiche ambientali. In Campania la situazione non lascia tranquilli tanto che i vertici dell’Ente Idrico hanno già lanciato un allarme su una possibile crisi idrica nei mesi estivi.
E sulla disponibilità di riserve idriche pesano le poche precipitazioni nevose e piovose dei mesi invernali. Nell’area del Calore Irpino, ad esempio, si sono riscontrate riduzioni di piovosità pari al 27% a marzo, 51% a febbraio e all’85% a gennaio rispetto al valore medio del quinquennio precedente. Nell’area napoletana nei primi mesi del 2020 la diminuzione è stata del 49%.
Sulla pagina www.enteidricocampano.it/iononsprecoacqua saranno disponibili tutte le informazioni riguardo il tema del risparmio idrico e un decalogo delle best practies da adottare nella vita quotidiana. Dal 15 giugno è iniziata l’affissione di manifesti 6×3 nella città di Napoli e dal 22 la stessa operazione sarà effettuata negli altri capoluoghi di provincia.
«Riteniamo indispensabile che i cittadini della Campania vengano informati sulla necessità di non considerare più l’acqua come una risorsa inesauribile e di utilizzarla, quindi, con la giusta parsimonia» dice il direttore generale EIC Vincenzo Belgiorno. «L’Ente Idrico sta lavorando per limitare al minimo gli sprechi e per una gestione efficace delle infrastrutture. C’è bisogno della collaborazione dei cittadini altrimenti il rischio è quello di vanificare gli sforzi messi in campo».
«I dati in nostro possesso su una possibile crisi idrica in estate nella nostra regione non ci lasciano tranquilli» rimarca il presidente EIC Luca Mascolo. «Il lockdown ed il conseguente obbligo di restare a casa delle scorse settimane ha inciso sui consumi domestici che sono aumentati non solo in Campania. L’Ente ha già predisposto alcune misure di sostegno per le famiglie e le fasce più deboli della popolazione. Di recente abbiamo inaugurato i lavori per la dismissione del depuratore di Marina Grande a Sorrento e presto metteremo in esercizio impianti che consentiranno il collettamento di circa 100.000 abitanti a depuratori già esistenti e funzionali. Stiamo lavorando ventre a terra per risolvere una delle più gravi criticità ambientali che abbiamo in Campania, ovvero quello del Sarno il fiume più inquinato d’Europa. Abbiamo un dovere morale verso le future generazioni: salvaguardare la risorsa più preziosa e lasciare loro un ambiente migliore».
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