(di Frank Tracchia) Una istituzione lo dovrebbe essere sempre anche quando si trova a confabulare su Fb ed intrattenere rapporti più o meno personali con la piazza virtuale, che molte volte è tutt’altro che virtuale. E in quel preciso momento ci si può accorgere che una istituzione, che dovrebbe rappresentare il comune di Castellammare di Stabia sempre, diventa sboccato (diciamo così) nei confronti di una collega – visto che Di Martino sarebbe anche giornalista – e di una cittadina italiana che avrebbe dovuto confidare durante un convegno – come riporta IlFattoQuotidiano e Il Mattino – che il lebismo è una malattia e di essere guarita attraverso la conversione, e pertanto con la fede. Ma se questa cosa fosse accaduta ad Ernesto Sica – ad esempio – si sarebbe ritrovato su tutti i giornali del mondo, ma è stata una scivolata capitata ad un comunista: ed è cosa buona e giusta; che anche Tonino Scala o tante associate ai movimenti femminili (che votarono proprio Di Martino alle passate elezioni) facciano finta di non aver letto, o visto la domande sbiccata (citando per altro anche il nostro Dio invano) dello scolaretto di Gennaro Migliore. #azz

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