(di Maria Calabritto) – Secondo il sindaco Cimmino e l’assessore Scafarto ci sarebbero tutti i presupposti per dare il benservito all’Am Tecnology, società che gestisce il servizio di igiene urbana sul territorio di Castellammare. Se così fosse, il contratto da 50 milioni e passa andrebbe verso la rescissione.
Le intenzioni dell’amministrazione comunale sono contenute in una relazione che Gianpaolo Scafarto, l’ex capitano del Noe diventato famoso per l’inchiesta Consip (per cui è anche stato chiesto il rinvio a giudizio dello stesso ufficiale dell’arma). Un documento di 9 pagine contiene tutte le inadempienze della ditta dei rifiuti. Nella maggior parte dei casi si tratta di migliorie offerte dalla stessa azienda in sede di gara, attraverso il progetto che ha consentito all’Am Tecnology di vincere l’appalto da 50 milioni di euro. Di gran parte di queste migliorie, secondo Scafarto, non si vede traccia. Così ha deciso di scrivere al dirigente del settore, Giovanni Miranda, per rammentare tutto quello che non va nel servizio. Una vera e propria “istruttoria” da investigatore con accuse ben precise.
IL CONTROLLO
Per Scafarto “il servizio dedicato al controllo e coordinamento territoriale appare addirittura inadeguato” e “non vi è traccia dell’attività per il puntuale controllo qualitativo dei rifiuti differenziati conferiti”, oltre al fatto che “non sono note le iniziative assunte per il passaggio ad una tariffazione puntuale”.
SPAZZAMENTO
Non “c’è traccia dello spazzamento domenicale né di quello pomeridiano” si legge nella relazione, mentre per quello quotidiano bisognerà concordare delle azioni con la polizia municipale vietare la sosta delle autovetture nelle zone interessate periodicamente lo spazzamento manuale e meccanico, oltre al lavaggio e sanificazione delle strade.
Un’altra accusa è che dopo il ritiro dei rifiuti dai bidoni carrellati gli operai non provvedono alla pulizia delle strade.
ARENILE E SPIAGGE LIBERE
Nel progetto l’Am Tecnology ha offerto la pulizia quotidiana dell’arenile in villa comunale, cosa che non avviene di certo tutti i giorni. Lo stesso Scafarto ammette che la pulizia dell’arenile si fa ad intermittenza, mentre le attività sulle spiagge libere, da dotare anche di bidoni carrellati, non è mai stata messa in pratica.
CONSEGNA ATTREZZATURE E SENSIBILIZZAZIONE
Non c’è ancora traccia dell’attivazione del compostaggio domestico e la conseguente consegna di 450 compostiere, né delle tanichette da 5 litri per gli oli esausti. Non risulta nemmeno il ritiro a domicilio di ingombranti e raee a casa delle persone anziane.
Nota dolente anche le “attività di propaganda e sensibilizzazione” rivolte ai cittadini per migliorare la qualità della raccolta differenziata. Si tratta di incontri scolastici, manifesti, banner stradali, incontri pubblici, incontri presso le attività produttive. Ad oggi – sostiene Scafarto – la gran parte di tali iniziative non sono state effettuate, “con evidenti ripercussioni sulla qualità del conferito”.
BUSTE
C’è invece un alone di mistero intorno alla consegna dei kit di buste. Al momento sono disponibili presso l’isola ecologica di via Fondo D’Orto attraverso il distributore automatico, ma la zona è troppo fuori mano. Sono pochissimi i kit consegnati, mentre l’azienda dovrebbe fornirne a tutta la cittadinanza ogni tre mesi.
TRASBORDO
Per Scafarto anche il trasbordo di rifiuti dai mezzi piccoli a quelli più grandi che poi effettivamente portano i rifiuti agli impianti non si fa correttamente. Su questo, però, c’è una comunione di intenti per attrezzare l’area di Fondo d’Orto ed effettuare le attività lontano dal traffico stradale.
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