(di Donatella Grieco) Mi piacerebbe far comprendere che il forte inquinamento del Sarno si ripercuote su tutti i cittadini stabiesi. Il fiume sfocia a mare, quel mare dove si bagnano con i loro bambini, quel mare dove vengono pescati pesci e allevati mitili, che sono finiscono sulle loro tavole. Il Sarno è lo sversatoio di liquidi tossici, disserbanti, veleni chimici che arrivano da Solofra, città che lavora e concia pelli, più tutti gli scarichi abusivi che raccoglie nel suo letto. Come vedete la situazione è molto critica. Il gazebo permanente che Stabiapolis ha installato credo abbia lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza. La parte penale e tutto ciò che riguarda le denunce e il mettere fine una volta per tutte a questo scempio, appartiene alla politica e alla magistratura. ma la città deve fare la sua parte. I cittadini tutti devono insorgere perché il Sarno avvelena lentamente tutti.
Soprattutto i loro figli.
E chiedere ad alta voce un registro dei tumori, perché il Sarno uccide.

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