Il decoro urbano, è il biglietto da visita per una Città che intende ritornare alla sua normalità, ma insieme al decoro necessita preservare dall’incuria, dalla sciatteria, dalla incapacità gestionale, anche tutti quei beni che appartengono alla Città. Tra questi beni, il Compendio del Solaro e delle Antiche Terme, sono due simboli da non dissolvere in maniera definitiva. Ancora oggi, il Compendio del Solaro, è fatto oggetto di irruzioni e ruberie, quanto tempo dovrà passare per vedere la struttura vigilata e custodita H 24 ??? L’adiacente rudere Hotel delle Terme, è un esempio della sciatteria, incapacità gestionale del patrimonio pubblico, senza alcun dubbio se le cose continuano di questo passo, il Compendio Termale, è destinato a quella fine. Ci chiediamo a questo punto, se la colpa sia imputabile ai nostri avi, che stoltamente costruirono uno stabilimento termale, oppure la colpa è solo ed esclusivamente di una politica incapace di governare i processi nel tempo. Tutte le forze politiche, hanno in questi ultimi mesi posto l’accento sul termalismo, sugli immobili, ma oggi il tutto si è ridotto ad un mero chiacchiericcio. Noi chiediamo, azioni concrete, vigilare il Compendio del Solaro, significa custodire un bene della Città, non basta piantare un fiore, serve estirpare l’erba cattiva che purtroppo è tanta. Salviamo il compendio delle Terme del Solaro, che non bisogna dimenticare ha nel suo interno un polmone di verde che, è l’alternativa più naturale alla Villa Comunale. Se veramente questa Città, vuole un riscatto, servono azioni d’urto, immediate e concrete. I lavoratori termali, sono pronti a fare la loro parte, se veramente la politica cittadina è disposta a misurarsi, recependo ed attuando concretamente soluzioni.
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