“Le griglie presenti lungo il corso del fiume Sarno devono essere riattivate. Occorre trovare una soluzione in tempi brevi al conflitto di competenze in merito alla loro gestione. Entro 15 giorni verrà convocato un nuovo tavolo”.
 
Così Gaetano Cimmino, sindaco di #Castellammare di Stabia, al termine dell’incontro avvenuto in Prefettura con i rappresentanti della Città Metropolitana di Napoli, del Genio Civile di Napoli, della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia e della Centrale acquisti della Regione Campania. Assente la Difesa del suolo regionale.
 
“Mi sono reso promotore di questa riunione allo scopo di cercare una risoluzione all’emergenza ambientale scaturita dal cumulo di materiale plastico che nella notte tra il 3 ed il 4 novembre si è accumulato sul letto del fiume. – ha continuato Cimmino – Ho fatto presente che il Comune di Castellammare è stato l’unico a farsi carico del problema e ad assumersi la responsabilità di mettere in funzione la #griglia con l’impiego di un nuovo gruppo elettrogeno. La griglia, però, è stata rialzata causando lo sversamento dei macroinquinanti in mare.
 
La Città Metropolitana, a tal proposito, ha riferito che la griglia, la cui gestione era inizialmente di competenza della Provincia di Napoli, era stata realizzata al solo scopo di evitare che gli scarti della lavorazione di pomodori finissero in #mare e doveva restare chiusa solo durante la stagione estiva.
 
La Centrale acquisti, invece, ha fatto sapere che il #GrandeProgettoSarno si è trasformato in un programma di interventi per i quali da alcuni mesi la Regione si avvale del supporto tecnico di docenti universitari.
 
La #capitaneriadiporto, che ringrazio per il grande impegno messo in campo sin dalle prime ore dell’emergenza, sta andando avanti con le indagini e sono sicuro che in tempi brevi i responsabili dello scempio saranno individuati. L’attenzione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata è altissima su tale questione.
 
Ho chiesto di porre fine al conflitto di competenze in merito alla griglia e di verificare l’esistenza di una planimetria delle griglie presenti lungo il corso del fiume. L’emergenza Sarno deve coinvolgere tutte le istituzioni, comprese le 3 province e i 39 Comuni toccati dal corso d’acqua”.

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