Un’immagine del sequestro di cinquecento chili di datteri di mare a Torre Annunziata, Napoli, 22 dicembre 2010. ANSA / US GUARDIA COSTIERA

(Redazionale) – Continua senza sosta l’azione di contrasto posta in essere dagli inquirenti Oplontini e dai militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, anzi pare che ora dopo ora s’intensificano senza respiro le varie azioni di contrasto messe in campo per cercare di debellare la storica organizzazione che reitera oramai da decine di anni l’azione delittuosa arrecando danni ingenti ed “irreversibili” alla bellissima costa della Penisola Sorrentina.

Nella tarda serata di ieri i militari, in ossequio ai provvedimenti disposti dell’Autorità Giudiziaria, hanno eseguito perquisizioni domiciliari presso le abitazioni e le pertinenze di soggetti appartenenti all’organizzazione criminale, C.V. – L.D. – C.A., dove , in sinergia con i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, hanno eseguito perquisizioni personali e locali con il relativo sequestro di materiali utili alle fasi accertative dei reati contestati.

Grande soddisfazione dei militari che, esaminando ed analizzando le molteplici informazioni che stanno venendo fuori, stanno rilevando l’importanza di fatti e circostanze davvero impensabili, verificando di fatto che, il frutto di queste lucrose attività, si sviluppa addirittura su tutto il territorio nazionale, quindi la conferma dell’esistenza di una capillare rete del “sistema” dedita alla distribuzione del prezioso mollusco bivalve, oltre che una numerosa e fitta rete di clienti che sistematicamente si rivolgono all’illecito mercato per accaparrarsi la Litophaga – litophaga, corrispondente al nome scientifico del Dattero di Mare.

Momenti di forte tensione si sono verificati all’inizio delle operazioni che, per la loro dinamicità, hanno destato sorpresa e stupore cogliendo di sorpresa i destinatari dei provvedimenti che, a loro volta, non hanno avuto il tempo di far scomparire e/o occultare gli eventuali elementi utili agli investigatori. Momenti di tensione che hanno rappresentato la naturale coda di quelli vissuti il giorno prima in occasione del sequestro del Centro di Ricarica “La Boa 2” in località Pozzano Castellammare di Stabia, quando alcuni dei cosiddetti. “Datterari”, nervosi ed esagitati, affrontavano gli agenti impegnati creando non pochi problemi di sicurezza ed ordine pubblico, situazione poi riportata alla calma grazie alla grande esperienza e professionalità degli “ Uomini in Divisa” che hanno così evitato il peggio ed il degenerarsi delle circostanze.

In maniera certosina, l’analisi degli elementi, sta consentendo di ricostruire dettagliatamente anni ed anni d’illeciti perpetrati ai danni dell’ambiente contribuendo a fer emergere anche altre “fattispecie di reato” sulle quali gli investigatori mantengono, in maniera rigorosa, il più stretto riserbo, avendo avuto modo di constatare il coinvolgimento anche di un numeroso gruppo di “persone per bene”, in pratica colletti bianchi che, loro malgrado, potrebbero ritrovarsi coinvolti e subire di loro volta provvedimenti giudiziari. Il reato potrebbe configurarsi con quello della ricettazione, e non solo.

Come in premessa, l’azione di contrasto dei militari non intende fermarsi neanche per un attimo, l’azione di repressione continuerà inflessibile anche in queste ultime ore dell’ultimo dell’anno, un lavoro certosino e senza sosta che vedrà i militari della Guardia Costiera sicuramente impegnati a mare, con i reparti navali, a pattugliare il tratto di costa della Penisola Sorrentina, al fine di scongiurare, in via preventiva, che le squadre dei “predoni del mare” intenti in azioni delittuose distruggendo irrimediabilmente Km e Km di roccia. Inoltre, gli uomini e le donne del Nucleo di Polizia Giudiziaria continueranno a monitorare le azioni dell’organizzazione criminale ed a studiarne le evoluzioni delle perfomance delittuose al fine di relazionare l’Autorità Giudiziaria, tanto senza trascurare la sinergia operativa con i subacquei dei Carabinieri di Napoli che resteranno operativi e pronti ad immergersi per contestualizzare la flagranza del reato. Anche le ore notturne, quelle appena trascorse, hanno registrato la presenza dei mezzi navali impegnati a pattugliare l’intero tratto di costa della Penisola Sorrentina, che  con l’ausilio delle pattuglie della P.G. in attività di perlustrazione lungo le strade costiere, lavorano alacremente pronte ad intercettare eventuali trasferimenti del pescato di frodo che, i “Datterari”, avrebbero potuto portare a completamento in una delle tante battute dell’illecita pesca.

L’operazione, in corso in questi giorni, rientra nella più ampia attività di indagine che la Guardia Costiera sta portando avanti ormai da anni a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, azioni che nonostante le inutili attività di contrasto, e minacce che questi soggetti intentano di volta in volta contro gli uomini e le donne del Corpo, proseguirà in tutta la sua veemenza. Ancora una volta è stato ampiamente documentato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del “Dattero di Mare”, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno di buchi che scava nella roccia sott’acqua, motivo per cui per poterli estrarre  è necessario distruggere e devastare irrimediabilmente ed irreversibilmente interi tratti di costa della Penisola Sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense interessando anche tratti di costa ricadenti nell’ambito dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

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