(di Carlo Carrillo) – La città di Castellammare di Stabia ha partecipato ad un bando per il trasferimento di risorse in conto capitale, per la realizzazione e/o l’ampliamento ed il miglioramento delle dotazioni e della tecnologia di raccolta a supporto della raccolta differenziata, approvato con determinazione dirigenziale N°7999 del 14/12/2018, insieme ad altri ventiquattro comuni dell’area appartenente alla Città Metropolitana di Napoli (ex Provincia di Napoli). In data 23 dicembre, alle ore 08,00, presso la sede della Direzione Ambiente, Sviluppo del Territorio, Sanzioni in Napoli alla via Don Bosco, si è riunita la Commissione designata per procedere all’esame delle richieste di finanziamento al fine di verificare l’effettiva presenza della documentazione di cui al punto 8 del Bando. Alla fine dell’esame dell’incartamento presentato la commissione ha rilevato, purtroppo, che l’istanza presentata dal Comune di Castellammare di Stabia risultava priva degli allegati A e B, indispensabili ai fini della concessione del finanziamento, ritenendo pertanto INAMMISSIBILE l’istanza in assenza della documentazione prevista dall’art. 8 dell’avviso. I lavori della commissione si concludono alle ore 14,30 del giorno 23 dicembre ed assegna circa 5,35 milioni di euro a ben 23 comuni dell’area, Castellammare e Casoria esclusi per carenza di documenti in allegato all’istanza, e la parte dei leoni la fanno ben quattro città, tra cui spicca la città di Napoli con ben tre Centri di Raccolta e due Piattaforme, progetti finanziati con ben 14milioni e passa di euro, a seguire la città di Giugliano in Campania con un finanziamento di ben 540mila euro per una Piattaforma ed infine le due città di Torre del Greco e Torre Annunziata, rispettivamente con 500mila la prima per un C.d.R. e con 300mila la seconda per finanziare anch’essa un C.d.R.. Insomma una debacle per la ex città delle acque e della buona ed oculata amministrazione, una città che è rimasta al palo ancora una volta rispetto ad progetto finanziabile con il pubblico denaro e che riesce a perdere per manifesta incapacità di riuscire addirittura a presentare un istanza valida e corredata della necessaria documentazione. La “Cenerentola” dei comuni dell’area Metropolitana di Napoli è diventata, purtroppo, la nostra città, eppure non è il primo caso che capita. Infatti, un altro finanziamento di circa 800mila euro è stato perso nel mese di marzo 2018, un finanziamento erogato dalla regione Campania in occasione delle universiadi e che avrebbe contribuito a rendere “presentabile” l’area circostante lo stadio Romeo Menti che, per l’occasione e non solo, rappresenta il biglietto da visita della città in occasione di eventi sportivi di portata mondiale. E l’assessore all’ambiente cosa ne pensa? Abbiamo tentato di intercettarlo ma, dalla risposta che abbiamo ricevuto e che preferiamo non pubblicare, ne abbiamo dedotto che risultava cadere, letteralmente, dalle nuvole e con la convinzione, a nostro avviso sbagliata, che la situazione sia ancora recuperabile. Un ottimista nato Scafarto, ma con le scadenze dei bandi poco o nulla si può fare, tranne che, così come accadde in un comune della penisola, licenziare in tronco il responsabile del procedimento per danno procurato alla città ed all’ente che amministra i beni dei cittadini. Basta poco, che ncè vo’!!!
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