(di Superpippo) Una giornata particolare, quella di San Catello, la festa patronale del nostro Santo protettore. Infatti, dopo aver partecipato alla processione per le strade cittadine, tutti i compartecipanti hanno espresso un giudizio molto positivo in merito alla cerimonia religiosa che si è svolta in una maniera coinvolgente, mentre sui social sono comparsi lusinghieri apprezzamenti anche da parte di chi, per motivi ideologici, non ha mai partecipato a questa festa. Dopo una giornata trascorsa ad apprezzare le emozioni provate ho trovato piacevole conforto in un lungo sonno ristoratore. Evidentemente, nelle braccia di Morfeo, il gradito riposo ha stimolato, e senza dover ricorrere alla tecnica MILD, uno stupefacente sogno tanto lucido al punto da sentirmi in dovere di raccontarlo in tutte le sue sfaccettature. Il sogno si estrinseca in una naturale e stupenda location, la Reggia di Quisisana, che ho avuto il piacere di visitare per la prima volta nella mia vita, un’emozione meravigliosa di un viaggio fatto nella storia di un mondo che mi ha sempre affascinato donandomi una ricchezza interiore, ebbrezza mai provata sinora. Malvagio fu il “Cupiello scrivente” che deliberò, con i poteri del consiglio comunale, che l’associazione “La Compagnia degli Sbuffi”, la quale gestisce la mostra permanente alla Reggia, avrebbe dovuto impacchettare le proprie marionette e trovare una nuova collocazione considerato che, a quanto lasciato trapelare, non avrebbe mai potuto pagare 3300 euro al mese al Comune di Castellammare secondo quanto stabilito nella delibera. Il Commissario Prefettizio, Gaetano Cupello, infatti aveva chiesto loro il pagamento del fitto mensile che i gestori non sarebbero stati in grado di garantire. Poi uno sgombero, datato 31 luglio, era stato notificato dal comune stabiese che, attraverso una faticosa mediazione sinistrorsa, era stato prima fermato e poi messo in discussione da una impegnativa trattativa avviata da un ex consigliere comunale, ex componente del C.d.A. di Sint, ex consigliere provinciale e regionale, consigliere comunale oggi. Secondo alcune fonti di ben informati, tale trattativa si sarebbe felicemente risolta attraverso una semplice riunione che avrebbe trovato, nella “Soluzione 2” del progetto presentato, la cosiddetta quadra che prevedrebbe, oltre al canone proposto, una serie di progetti che “vanno meglio dettagliati e specificati” anche nei costi che sosterrebbe la stessa associazione. Sarebbe emerso, sempre durante questo meraviglioso sogno, che tale soluzione potrebbe essere ritenuta fattibile anche dall’Amministrazione, nelle more della definizione del Museo Civico, e quindi nella futura suddivisione dei locali. Ma la parte più bella, di questo “lucido sogno”, è rappresentata da una “concretezza” unica ed inaspettata al punto che, dopo il lungimirante “post del the day after San Catello”, è uscita una comunicazione datata 23 gennaio che confermava, per filo e per segno, il contenuto pubblicato in un “innocente” post di un estasiato nonché ammaliato consigliere comunale. Scoprire oggi le bellezze, e le contraddizioni, della nostra amata città è un chiaro e sintomatico segnale che potrebbe essere configurato come un grave reato di “distrazione aggravata e continuata” da parte di chi, dopo un impegno politico venticiquennale, riesce solo ad assumere atteggiamenti da critico maestrino pur continuando nei fatti a “governare” dai banchi dell’opposizione. Ah, però, però, però, Superpippo caro. 1/Continua
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