(di Red) – Ieri mattina, alla fine dei lavori della commissione finanze, le opposizioni multicolorate attraverso i propri componenti, membri della stessa commissione, hanno presentato circa sei emendamenti al bilancio in via di approvazione nell’assise comunale convocata per i giorni 28 e 29 marzo p.v. nella sala Falcone&Borsellino di palazzo Farnese. Gli emendamenti presentati dai commissari Andrea Di Martino, Francesco Iovino e Francesco Nappi, in rappresentanza dei gruppi politici di appartenenza in Consiglio Comunale, farebbero riferimento, in particolare, alla volontà di operare una falcidia alla posta in bilancio relativa al titolo N° 1.03.02.15.999-01410 recante la descrizione – Lavatoi e Gabinetti Pubblici – Acquisto beni e servizi – per una somma pari a 200.000.00 euro ed afferenti la pulizia, custodia e gestione dei gabinetti pubblici della nostra città e riguardanti il costo di questo servizio tanto caro alle migliaia di cittadini che frequentano giornaliermente la villa comunale e la zona dell’acqua della Madonna. Questi tre personaggi, già nel corso dei lavori della commissione si sarebbero, ironicamente, lasciati andare anche a qualche battuta di dubbio gusto, accostando al costo dell’oro l’eventuale spesa per alcuni “cessi o bidet”, dimenticando che anche per bilancio finanziario del 2016, del 2017 e 2018, la voce in questa posta di bilancio risultava essere la stessa. Certamente, in questa vicenda, chi ha “Toppato” di più, rispetto agli altri due commissari firmatari l’emendamento, è stato Andrea Di Martino, considerando che almeno il bilancio del 2017 risulta che lo abbia presentato, e relazionato, egli stesso considerato che rivestiva il prestigioso incarico di vice-Pannullo, oltre che di super assessore alle finanze. Infatti, se di confondere una posta in bilancio capita ad un qualsiasi consigliere comunale, ci può anche stare, ma se capita ad un ex assessore alle finanze diventa preoccupante in quanto, a voler accogliere questo emendamento “FARLOCCO” che falcidierebbe per circa 60.000,00 euro la posta di bilancio Lavatoi e Gabinetti Pubblici, si correrebbe il rischio di veder chiusi i servizi di pubblica necessità, per almeno 4 mesi, solo grazie “all’Ignoranza” in materia di consiglieri distratti e/o in malafede. Questi stessi consiglieri che quando hanno governato, ad esclusione del pentastellato che continua a confondere il potere deliberativo con quello consultivo in commissione, mai hanno dato la possibilità di poter visionare i “Peg”(ossia il piano esecutivo di gestione) che è un atto consequenziale all’approvazione del bilancio di previsione, e che si approva e reso pubblico solo dopo venti giorni dall’approvazione dello stesso bilancio di previsione di spesa, mentre a stento, appena solo pochi giorni prima della discussione in consiglio, rendevano pubblica la proposta di bilancio alle opposizioni. Questa è la sonora lezione che meritano queste opposizioni, che al solo scopo di bollare una misera e becera“Marchetta Politica” sarebbero disposti a vendere l’anima finanche a belzebù. Ah, cosa non si farebbe per un pugno di voti, in particolare con l’approssimarsi delle Europee ormai alle porte e con un filotto di ben tre sconfitte elettorali accumulate di seguito in pochissimi mesi.
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