“Sulla vicenda rifiuti noi abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora. Mentre chi ha governato la città in passato fa bene a preoccuparsi. Fa bene a preoccuparsi perché con noi non accadrà mai quello che è accaduto nell’estate 2017, quando furono ‘impostate’ le assunzioni dei dipendenti stagionali all’interno della ditta dei rifiuti. Non accadrà mai che i lavoratori si ritrovino con 14 mensilità arretrate del fondo pensionistico PreviAmbiente. Non accadrà mai che si accumuli un debito fuori bilancio come quello di Ego Eco, società che deteneva in passato l’appalto della nettezza urbana, con cifre prossime ai 2 milioni di euro. Un salasso per i cittadini, un esempio della cattiva gestione amministrativa del passato”. Così Gianpaolo Scafarto, assessore all’Ambiente del Comune di Castellammare di Stabia.

“Mi chiedo perché Andrea Di Martino, che oggi pontifica su questa vicenda, non ha mai chiesto, da vicesindaco, che si facesse luce sulle assunzioni di dipendenti stagionali nel servizio di raccolta differenziata quando occupava un ruolo di primo piano in città. – prosegue l’assessore Scafarto – Assunzioni rispetto alle quali l’attuale sindaco, che all’epoca dei fatti era consigliere comunale di opposizione, aveva subito chiesto di vederci chiaro dinanzi alle prime ombre che emergevano intorno a quella storia. Eppure lui stesso si era accorto che qualcosa non stesse funzionando nella ditta, quando una sua ottimistica previsione sulla percentuale della differenziata, poi rivelatasi inferiore di circa 15 punti rispetto alle indicazioni del capitolato, aveva causato un bagno di sangue da 250mila euro ai cittadini, un errore di calcolo che proprio lui ha pensato bene di occultare.

Tutto l’ardore con cui oggi ci accusa, confondendo responsabilità in capo alla politica con quelle relative ai dirigenti e ai funzionari comunali, alle forze dell’ordine e alla magistratura, non basta a camuffare il nervosismo che trapela dalle sue parole. Un nervosismo che, tutto sommato, comprendiamo. Fa bene infatti a preoccuparsi per il modo scellerato con il quale l’amministrazione di cui era vicesindaco si è comportata nella gestione della vicenda rifiuti. Fa bene a preoccuparsi perché intanto noi continueremo a fare chiarezza e a fare pulizia.

Nelle settimane successive al mio insediamento, ho redatto una relazione contenente tutte le inadempienze rispetto al capitolato di gara, inadempienze sfuggite ai precedenti amministratori. Ho sollecitato la ditta a migliorare il servizio perché il nostro unico interesse consisteva nel garantire tutti i servizi richiesti ai cittadini. Insieme al sindaco e alla maggioranza, abbiamo promosso la convocazione di un consiglio comunale ad hoc con un ordine del giorno condiviso che presto troverà attuazione per disporre una commissione d’inchiesta sulla gestione del servizio di nettezza urbana. Con insistenza stiamo continuando a chiedere chiarimenti all’azienda sulle gravi condotte che emergerebbero dalle segnalazioni recenti in merito alla gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti.

La leggerezza che ha contrassegnato la precedente gestione amministrativa non ci riguarda. – conclude l’assessore Scafarto – Loro hanno affossato la città, noi vogliamo fare pulizia e siamo a disposizione delle forze dell’ordine per far luce sui responsabili degli scempi del passato”. –

LA RISPOSTA DI ANDREA DI MARTINO

“Io sono stato il primo e l’unico da Vicesindaco a recarmi in Procura e a chiedere chiarezza sulle assunzioni nelle società affidatarie del Comune. Proprio sulle assunzioni si è consumata la mia esperienza in quella amministrazione, da cui rassegnai le dimissioni. Collezionero le repliche dell’Amministrazione Cimmino ai miei comunicati e scriverò il libro la saga delle pietose bugie della giunta Cimmino. Che su questo fa solo chiacchiere, prima all’opposizione e ora al governo. Fino ad ora ho solo ascoltato parole vuote, pronte ad essere rimangiate a convenienza. Sui 250.000 euro di cui parla Scafarto francamente non capisco manco a cosa si riferisce. Io ho sempre e solo rispettato ed applicato la legge e di questo ne vado fiero ed a testa alta. Per questo invoco la chiarezza da cui io di certo non ho nulla da temere”.

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