(di Carlo Carrillo) Mai mi sarei aspettato che si scatenasse una tempesta, di tali proporzioni, in un modesto bicchiere di acqua. Io sono un Forzista della prima ora e la maglietta che indossavo alla convention di Forza Italia, alla manifestazione di sabato 18 maggio u.s., faceva il paio con il cappellino che indosso da circa otto mesi e che, guarda caso, è il cappellino della Nave Diciotti protagonista, suo malgrado, di un gravissimo incidente istituzionale accaduto circa nove mesi orsono nel porto di Catania. Quella T-shirt la distribuivano fuori la stazione Marittima di Napoli e, ad onor del vero, appena l’ho vista me ne sono innamorato subito in quanto mi ha riportato alla mente quanto sta accadendo proprio nella Lega a Castellammare. Ecco il motivo che mi ha spinto subito a lasciarmi fotografare, fuori dalla stazione Marittima nel Porto di Napoli, con quella maglietta esposta in bella vista proprio ad evidenziarne il contenuto. Infatti a Castellammare, è vero che siamo alleati con la Lega, ma è pur vero che è una Lega diversa da quella che, oggi, si sta strutturando. Un anno fa era una lista costruita all’occorrenza con pochi e convinti sostenitori, tra cui Tito e Morlino, che riuscirono a raccogliere circa 619 voti ( il 1,9% della coalizione) e, solo grazie alla vittoria del centrodestra, ad eleggere un consigliere comunale con i resti. E’ vero che lo stesso Tito fu nominato coordinatore, ma è altrettanto vero che pur essendo il capolista della Lega non riuscì ad essere eletto nonostante le 94 preferenze incassate, considerato che il candidato Morlino ne conseguì circa 175. Premesso ciò, e dopo la vittoria del CDX alle ultime comunali, è da registrare che nella nostra città sono da tempo iniziate le grandi manovre per tentare la conquista di posizioni di prestigio nel partito di Alberto da Giussano e, guarda caso, tra i grandi manovratori spicca il nome di personaggi che all’occorrenza non disdegnano di cambiare né divisa nè bandiera pur di sedere sempre sul carro_ccio(in questo caso) del vincitore. Carlo Longobardi, Alfonso Schettino, Antonio Alfano, Tina Donnarumma, questi sono solo alcuni dei nomi dei personaggi che hanno chiesto, ed ottenuto, di entrare nella Lega stabiese, personaggi che alle scorse elezioni erano avversari politici della stessa Lega, nonché della stessa coalizione che ha sostenuto la candidatura di Cimmino a sindaco della città. Anche perché non sarebbe bello, e nemmeno giusto, che gli elettori stabiesi che hanno riposto la loro fiducia nel centrodestra stabiese possano ritrovarsi a veder rientrare dalla finestra tutto ciò che è stato cacciato fuori dalla porta. Quella maglietta, per quanto mi riguarda, significa che questa Lega(così come si sta strutturando) non metterà mai le mani sulla mia città, questi sono quelli che le mani in pasta le tenevano quando ha governato il centrosinistra che tanti guai ci ha lasciato, questi sono quelli che hanno determinato il decadimento, con il relativo fallimento, di Terme di Stabia e tutti i disastri economici che, a partire da quello di Ego Eco per finire a quello relativo ai numerosi contenziosi milionari accesi, ci siamo ritrovati, come amministrazione comunale, a veder ricadere sul groppone dei cittadini stabiesi. Queste sono le ragioni che mi hanno spinto ad indossare, con convinzione, prima il cappellino e poi la stessa maglietta, anche perché giova ricordare ai giovani, ed inesperti, alleati stabiesi(vedasi Morlino) che siamo in campagna elettorale per le Europee e che siamo comunque avversari in questa competizione, anche perché oggi, a livello nazionale, la Lega governa con i “nemici” pentastellati, diventati poi amici al tavolo della baldoria a 5stelle, o sbaglio?
Castellammare di Stabia 20 Maggio 2019.
Carlo Carrillo
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