(di Celofan) Sara’ il periodo, sarà la calura, sarà quel che sarà, ma la monnezza resta sempre qui, al centro dell’attenzione.
Il ciclo rifiuti, in Regione Campania, è sottoposto alla inettitudine o alla incapacità amministrativa degli amministratori comunali e Sindaci, in primis quello di Napoli, che non hanno mai attuato una raccolta rifiuti sull’intero territorio comunale con il cosiddetto metodo del porta a porta.
Perchè se tutti differenziassero in maniera uguale, gli Stir non sarebbero stracolmi di indifferenziato, se tutti realizzassero isole ecologiche per lo stoccaggio dei rifiuti ingombranti e varie, unitamente ad una campagna d’informazione capillare, non vedremmo gli scempi che imperversano nelle città.
Tutto questo, costa ai cittadini virtuosi un salasso economico oltre che un pericoloso danno alla salute.
Infatti, il semplice intasamento e le code agli Stir dei camion provenienti dai vari comuni non virtuosi, comporta attese lunghe con camion presidiati da lavoratori anche per intere giornate, il che genera costi elevati di spesa e ricadute negative nelle tasche dei cittadini.
A questo si aggiunge, l’esistenza di un solo Termovalorizzatore che, ciclicamente, deve fermarsi per la manutenzione.
Bene, con questo sistema, il collasso è presto fatto, il Comune di Napoli è il dominus di questa situazione e la Regione, a trazione PD + De Luca, in tutti questi anni ha solo disposto che i rifiuti siano trasferiti all’estero per divenire fonte di guadagno per altre Nazioni e salassi stellari per la Regione Campania.
A questo punto sarebbe lecito chiedere: Ma perchè non creare, nelle tante aree della Regione Campania, Termovalorizzatori o strutture di Tritovagliatura che smaltiscano i rifiuti e produrre, al tempo stesso, ricchezza e non aggravi di costi per la collettività?
Ma tutto questo è un affare che, De Luca e De Magistris, non vogliono trattare, chissà mai perchè. Ah, saperlo!!!
comments (0)