(di Red) – Ancora qualche giorno di sofferenza e. secondo Radio Monnezza, il disagio dovrebbe durare solo qualche altro giorno. Ma andiamo con ordine, quella di oggi è stata un’altra giornata di grande sofferenza per i cittadini stabiesi, ed in particolare per quei cittadini che, nelle zone in cui abitano, hanno dovuto sopportare i miasmi provenienti dalla loro stessa frazione di umido depositata dopo averla tenuta per circa cinque giorni in casa. La crisi derivante dalla impossibilità di continuare a sversare nelle discariche regionali ormai straripanti, dalla chiusura di alcuni siti e dalla incapacità politica di decidere, una volta per tutte, cosa ne dovremo fare del nostro futuro, ha determinato disagi e disservizi in città che, escluse le attribuzioni dell’amministrazione Cimmino, vede ricadere le responsabilità di questa situazione tutte in capo ad AMT che, nell’offerta tecnica migliorativa che le aveva consentito di vincere l’appalto, aveva inserito la disponibilità di un sito per il conferimento dell’umido, sito che appena qualche mese fa sarebbe stato posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria in quanto non conforme alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza. A seguito di questa situazione la stessa società appaltante si è attivata e, dopo aver trovato la disponibilità di un conferimento temporaneo, ha dovuto, quasi immediatamente, ripiegare per una diversa soluzione alla luce di una disponibilità venuta meno solo dopo pochissime ore. L’azienda, a questo punto, avrebbe comunicato verbalmente ai lavoratori di astenersi dal presentarsi in servizio persistendo l’impossibilità di poter raccogliere l’umido che i cittadini avrebbero dovuto conferire questa sera. Una decisione che non è piaciuta ai lavoratori che, secondo quanto ci riferisce una fonte attendibile, avrebbero chiesto all’azienda di emanare per iscritto una disposizione di servizio finalizzata a notificare questo provvedimento ai lavoratori, adducendo la motivazione che a seguito della mancata presentazione in servizio del personale, secondo le vigenti normative in materia, si sarebbe potuto configurare il reato di interruzione di pubblico servizio e, ricordiamo ai nostri lettori, che con la monnezza in particolare di questi tempi non si scherza più. A questo punto non sappiamo ancora se l’azienda ha provveduto ad emanare la disposizione ma, considerata l’ora in cui scriviamo, noi azzardiamo che la società avrebbe deciso di soprassedere e di disporre, eventualmente, il servizio di riassetto della città, decisione che, a nostro avviso, potrebbe evitarle contestazioni e sanzioni che potrebbero partire da palazzo Farnese. Una notizia confortante giunge in questo momento in redazione, l’emergenza per il conferimento dell’umido sarebbe giunta per il momento a termine, il condizionale è d’obbligo e sembra che già da domani il servizio potrebbe ritornare alla normalità, avendo l’AMT raggiunto un accordo con un sito ubicato fuori regione. Sarà vero? Staremo a vedere!!!
comments (0)