(di Red) – Dopo circa mezzo secolo e discussioni e confronti infiniti sulla destinazione e lo sviluppo della città di Castellammare di Stabia, dopo tanti errori di valutazione urbanistica sul destino di questi 17 Km quadrati di territorio, dopo aver pressato istituzioni e cittadini per rivendicare il ruolo primario e preminente di un apparato industriale poco competitivo e vetusto oggi, dopo il fallimento di tutto il sistema industriale di via De Gasperi, e dopo aver raso al suolo prima il termalismo e tutto l’apparato immobiliare del Solaro, fa piacere rilevare che, la sinistra stabiese propugnatrice per eccellenza della “politica della finestra rotta”, si sia accorta che prima il PRG della città, seguito a ruota dalla Legge Regionale 35/87 votata in una assurda notte di primavera bassoliniana, hanno letteralmente ingessato e bloccato lo sviluppo turistico di una città dalle indiscutibili potenzialità e peculiarità turistiche. Standard relativi al terziario saturi che costituiscono barriere insormontabili se, con la precisa volontà politica di voler cambiare, non si riesce a dare una svolta per cambiare questo benedetto adeguamento al PUT, frutto della distruttiva politica delle sinistre e votato in un lontano consiglio comunale del 1997. Oggi, dopo aver evidentemente fatto il classico “Mea Culpa” in relazione ai risultati politici raccolti in percentuali prossime allo zero, anche i figli della “Falce e Martello” sembrano si stiano convertendo alla necessità di dar luogo ad un ormai improrogabile aumento dei posti letto e, pertanto, ad un incentivazione degli stessi che, negli ultimi dieci anni, sono calati ancora di circa 500 posti, preso atto dei numerosi cambi di destinazione d’uso, impossibili da realizzare ma verificatisi, che di disgraziate avventure imprenditoriali. Insomma, volendo ricordare quanto propugnava Cimmino durante la sua campagna elettorale del 2018, in questa città occorre dar luogo alla costruzione di almeno una decina di alberghi. Cimmino ne fece un cavallo di battaglia, evidentemente riteneva possibile realizzare la cosa, noi ci abbiamo creduto e, visto che anche la sinistra comincia a ragionare, sarebbe appena il caso di verificare la fattibilità per realizzare queste opportunità. Il risultato potrebbe essere addirittura sorprendente. O no?
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