“Lo stato di agitazione degli operai Fincantieri determinato dalla notizia della partenza anticipata della Lhd Trieste con conseguente perdita del carico di lavoro a favore di un altro stabilimento hanno provocato forti preoccupazioni anche nell’amministrazione comunale e nella maggioranza politica tutta.
Maggioranza e amministrazione si sono fatte responsabilmente carico, già nei mesi scorsi, di promuovere un tavolo tecnico permanente per discutere degli impegni assunti dagli attori protagonisti della vertenza a partire dal Governo nazionale, Regione Campania e vertici di Fincantieri. Ebbene, siamo giunti ad un confronto costruttivo in consiglio comunale prima ed in consiglio regionale poi ma il tavolo nazionale non è stato, a tutt’oggi, ancora convocato”. Così la maggioranza politica di Castellammare di Stabia: Gaetano Cimmino Sindaco, Forza Italia, Per Castellammare, Udc-Dc, Fratelli d’Italia, Lega, Stabia Rialzati, Gruppo Misto, Adesso Basta.
“La proposta di questa maggioranza, di sedersi attorno ad un tavolo di livello nazionale, nasce alla luce degli impegni assunti dall’allora Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha parlato di investimenti nel cantiere stabiese per 70 milioni di euro, dall’AD di Fincantieri Giuseppe Bono, 40 milioni per l’innovazione tecnologica dello stabilimento, e dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito, 35 milioni di euro per il rifacimento della banchina. Al netto di tutto ciò, consapevoli che l’area necessita anche di ineludibili interventi di dragaggio e che, nel seguire le opere e la vertenza nel complesso, sono investite le rappresentanze sindacali aziendali e regionali, si ritene che mai come ora sia necessario che gli attori interessati chiariscano e rassicurino con la realizzazione di fatti concreti le giustificate preoccupazioni delle prestigiose maestranze di Castellammare circa il futuro del cantiere di via Caio Duilio.
La politica nazionale, nel rispetto degli impegni assunti pubblicamente con le realtà stabiesi, lavorative prima e politiche poi, debba adesso e senza il protrarsi di ulteriori allarmismi e perdite di carichi di lavoro in favore di altri territori, intervenire sulla vicenda. Ribadiamo sin d’ora la nostra vicinanza ai lavoratori e alle maestranze e ci dichiariamo pronti a sostenere, lottando al loro fianco, per il nostro glorioso e prestigioso cantiere. L’auspicio è che già da domani venga convocato il tavolo tecnico dal Governo nell’interesse esclusivo dell’intera città di Castellammare di Stabia e della valorizzazione del più antico stabilimento navale italiano”.
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