(Redazione) – Sull’Oiv non è stata rispettata la differenza di genere a denunciarlo in un’interrogazione scritta sono le opposizioni che si fanno portavoci della battaglia per il riequilibrio di genere Prendono carta e penna i consiglieri dei gruppi politici di opposizione per segnalare il pasticcio fatto sulla nomina dei componenti dell’oiv . “vicenda , quella della nomina dell’OIV , – sottolineano le forze di opposizione che ,dal dicembre 2016 , è stata contrassegnata da errori e da una valutazione poca attenta delle norme contenute nel decreto ministeriale del 2016”. Viene ripercorsa nel l’interrogazione che ,si allega al comunicato ,tutta la cronistoria della vicenda . “Vicenda che -ricordano i consiglieri – la stampa ha ampiamente riportato con nomi designati e poi revocati!” . ” Lo scorso 12 maggio – si legge nell’interrogazione-con decreto sindacale n° 13 ha nominato la nuova terna il 12.05.2017, per la seconda volta quindi sono stati designati solo uomini . Per la seconda volta volutamente si è ignorato quanto previsto nella delibera dell’Anac (n°12/2013) e dal decreto successivo del dicembre 2016 del Ministro per la semplificazione amministrativa,che all’art.7 comma 7 ribadisce:
“Le amministrazioni, nella scelta dei componenti dell’OIV istituito in forma collegiale, favoriscono il rispetto dell’equilibrio di genere. Eventuali deroghe al suddetto principio possono essere ammesse solo se adeguatamente motivate”.
A questo punto noi forze di opposizione vogliamo sapere :se il Sindaco è stato correttamente informato, dai dirigenti dell’Ente competenti per materia, che le nomine fatte violavano quanto disposto dal decreto ministeriale;
– per quali ragioni negli atti predisposti di presa d’atto delle designazioni delle due terne, nessun dirigente ha inteso segnalare la mancata osservanza di quanto previsto, compresa la necessità di motivare adeguatamente la deroga che si stava praticando designando solo figure maschili ;
– se, infine, il Sindaco intende apportare, e in quali tempi, le correzioni all’OIV , ripristinando “l’equilibrio di genere”.
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