È la storia di quattordici famiglie truffate, in alcuni casi anche truffate dallo Stato e, questa mattina, con tanto di sentenza di Cassazione, pronte ad essere sgomberate dai reparti antisommossa di polizia e carabinieri già schierati all’alba. L’ennesima vicenda che mischia troppe cose ma, a pagare, sono sempre e solo gli stessi cittadini, che si trovano tra le mani un rogito falso, sottoscritto (pensate un po’) da ben cinque notai. E cosa dire di quell’acquirente che ha acquistato all’asta dal tribunale, lo Stato appunto, un immobile ed oggi è proprio lo Stato, lo stesso, oggi viene a riprenderselo, con decine di migliaia di euro ancora da “onorare” con le banche?
E allora Terzigno insorge e, destino infame, quasi nello stesso punto dove già gridò forte il proprio sdegno qualche anno fa in occasione delle proteste della discarica di Cava Sari.
Una situazione esplosiva a Parco Lucia dove, alle 19.30, ci sarà una fiaccolata, per ribadire in maniera pacifica il “NO” e la volontà di non voler assolutamente abbandonare le abitazioni pagate (e che continueranno a pagare anche in caso di abbattimento) con tanti sacrifici e oggi, una sentenza, potrebbe ridurre il tutto in polvere e in pietre.
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