(Red) – Un consiglio comunale, quello di oggi, che si è svolto all’insegna di un fair-play del quale, da qualche tempo, sembrava si fosse perduta ogni traccia alla luce dello smarrimento di un valore, quello politico, che a quanto pare sembra aver fatto nuovamente capolino nella prestigiosa sala Falcone&Borsellino. Il punto più importante oggi in discussione, al netto della variazione di bilancio, era rappresentato dal debito fuori bilancio, maturato ai sensi dell’articolo 194 lettera a) Decreto ingiuntivo n° 1674/2016 Ego-Eco/Comune di Castellammare di Stabia Interessi, contratto attraverso una serie di scivoloni tecnico-amministrativi che sono stati compiuti a partire dal 2014. Insomma un gran pastrocchio derivante dai pasticci originati al tempo dell’amministrazione Cuomo, pasticci che sono stati replicati attraverso il centrosinistra pannulliano. Oggi, secondo quanto emerso nel corso dei lavori consiliari, è finalmente arrivato al capolinea, in una seduta che ha registrato l’assenza giustificata di Nappi, per la dipartita del caro papà, e del consigliere del gruppo misto, Maresca, mentre non è passata inosservata la pesante assenza in aula, che è stata registrata nelle fila della maggioranza, del presidente della commissione consiliare urbanistica, avv. Antonio Cimmino. Con grande senso di responsabilità invece, nell’interesse della città e dei cittadini stabiesi, ha votato favorevolmente al provvedimento anche il consigliere comunale di opposizione Andrea Di Martino che, in linea con quanto precedentemente dichiarato in commissione bilancio, non ha fatto mancare il suo sostegno al provvedimento in aula . Una seduta che poteva chiudersi molto prima delle 14,00 solo se, come del resto accade spesso, il consigliere Sica non fosse stato colpito da un ennesimo ed improvviso attacco di “Egocentrismo acuto”, intervenendo a sproposito su di una vicenda, quella della commissione d’inchiesta sui rifiuti, tra l’altro anche poco attinente alla discussione, rivelando fatti che, a quanto è emerso, non sarebbero stati nemmeno trattati ancora nella stessa commissione. Un atteggiamento ingenuo, oltre che per nulla politico, che ha sicuramente mancato di rispetto agli stessi componenti della commissione e che, a nostro avviso, potrebbe anche creare qualche problema di tipo politico nello stesso alveo della maggioranza. Ma di questo ne parleremo, e di sicuro, nei giorni prossimi a venire.
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