(Red) – Il 23 dicembre u.s., nel corso del Consiglio Comunale celebrato nella sala Falcone&Borsellino, il consigliere comunale Morlino è intervenuto a sostegno di una mozione, che stigmatizzava le “becere” parole di Bossi, ed ecco che è subito partita una strumentale polemica, ripresa ad arte da alcuni siti locali, mirante a denigrare il giovane operaio rappresentante salviniano intervenuto per la prima volta nell’assise di palazzo Farnese. I fatti raccontano di uno squallido e becero, nonché infelice, discorso del “senatur” Umberto Bossi che, nel corso di un confuso quanto “incomprensibile” intervento all’assemblea dei delegati nazionali della Lega, ha chiosato: “Mi sembra giusto aiutare il Sud, altrimenti straripano come l’Africa. La nostra gente del Nord deve vivere tranquillamente e pagare meno residuo fiscale, cioè circa 100 miliardi di euro”. Evidentemente, l’ex capo della Lega Nord, nell’occasione l’ha fatta proprio fuori dal vaso, forse anche per una questione di strategia politica interna che lo vede ridotto a rappresentare una percentuale molto prossima allo zero in un partito che, dall’avvento di Salvini, ha praticamente quintuplicato i consensi diventando il primo partito alle ultime consultazioni Europee. Queste parole hanno scatenato il putiferio in tutto il paese, ed anche a Castellammare di Stabia non sono mancate reazioni indignate. Tra queste ultime anche la pronta e decisa reazione del consigliere Morlino che, avendo valutate quelle dichiarazioni lesive per la sua città e per i suoi concittadini, ha ritenuto dover prendere le distanze da quelle infamanti affermazioni e lo ha fatto nella sede istituzionale per antonomasia, ossìa nell’assise comunale della sua città. L’inesperienza, l’emozione di dover intervenire per biasimare il contenuto di un intervento politico di un uomo che comunque ha fatto la storia del Paese, la consapevolezza di avere addosso tutti gli sguardi dei presenti ed il peso di quello che stava per dire, hanno determinato una normale tensione emotiva che ha trasformato l’intervento del giovane, nonché inesperto consigliere, in un mezzo disastro. E qui cosa accade? Quello che non ci saremmo mai aspettato potesse accadere, ossia che qualche membro dell’opposizione e tanti novelli Mentana, Nello Trocchia, Dante e Petrarca, solo per spingerci un poco più lontani, giù con la “clava mediatica” addosso ad un giovane operaio che, pur militando nella Lega che non mi sembra sia diventata a tutt’ora un’organizzazione fuorilegge, è un rappresentante della cittadinanza in un organismo istituzionale che rappresenta l’intera città. Un giovane che, comunque sia, risulta essere più cittadino degli altri in quanto ha sostenuto una campagna elettorale a chiedere adesioni al suo progetto politico, alla sua visione della città, mettendoci la sua faccia pulita e dedicando il suo prezioso tempo nell’interesse ed al servizio della collettività. Abbiamo letto di critiche e giudizi feroci di chi, ma guarda un po’, parla molto spesso a vanvera, di chi non riesce a mettere in fila un pensiero con soggetto predicato e complemento, di chi, prima che scoppiasse la moda social, se interveniva in una discussione sul calcio al bar del proprio quartiere veniva immediatamente zittito, e su questo “Eco docet”, mentre oggi travestendosi da “Influencer” pretendono anche di giudicare, “pariando”, l’intervento di un giovane operaio che attraverso il suo giornaliero e costante impegno, quello vero, resta comunque un cittadino da emulare. Avremmo voluto vedere se tutto questo fosse accaduto per dileggiare un consigliere comunale appartenente ad una diversa formazione politica, ossia diversa da quella di centrodestra, ne avrebbero di sicuro parlato tutte le testate televisive nazionali scandalizzate e, chiaramente, anche antirazziste. w la DEMOCRAZIA O no?
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