(Red) – Una notte pazza, quella relativa al passaggio di consegne tra l’anno che ci ha lasciato ed il 2020, una notte all’insegna di forti e stridenti contrasti che hanno contrassegnato, in modo particolare, l’abitudine di vivere degli stabiesi questo particolare evento. Ma quello che di più ha stupito, in maniera negativa, è stata la mole di rifiuti che sono stati riversati in strada da una buona percentuale di cittadini che ancora non hanno compreso l’importanza della salvaguardia e del rispetto dell’ambiente in cui vivono, motivo per cui hanno pensato bene di disfarsi dei rifiuti di ogni sorta, in maniera spiccia ed approssimativa, e qualcuno ne ha approfittato per disfarsi anche degli ingombranti, mobili, ceramica ed affini, lanciandoli veramente dal balcone di casa(vedasi via Roma) addirittura direttamente sulla sede stradale. In questo clima di “festeggiamenti”, volendo solo usare un eufemismo, la società che si occupa del prelievo e del conferimento dei rifiuti urbani a Castellammare ha schierato la propria Task-Force già dall’una di notte del nuovo anno, anche se all’appello mancavano quella solita trentina di unità(circa 35) che tra malattia, infortuni, 104, congedi parentali e chi più ne ha più ne metta, che per tutta la notte, fino alle 13.00 del giorno di Capodanno, hanno lavorato senza sosta per riconsegnare una città pulita, anche a coloro che hanno fatto di tutto per insozzarla, al fine di far trascorrere la giornata di festa con le strade sgombre da qualsiasi tipo di rifiuto. Solo per dare un’idea di quanto si sia lavorato in quelle fatidiche dodici ore, ed al fine di convincere anche i detrattori accaniti e più recalcitranti, basta dare uno sguardo alle cifre che ne sono venute fuori. Circa 50 quintali di cartone, 230 quintali di Plastica, 500 quintali di secco, 75 quintali di organico, 35 quintali di rifiuti recuperati con le spazzatrici e due cassoni di ingombranti(mobili e quant’altro) pari a circa 30 quintali per cassone, è chiaro che queste cifre sono date per approssimazione. Tanti rifiuti in un giorno destinato, come da calendario, alla sola raccolta della plastica, questo è il dato che risulta veramente impressionante, e tutto ciò rappresenta uno spaccato dolente per una città che aspira, anche a detta di questi zingari, a diventare città turistica. Castellammare è una città dalle potenzialità indescrivibili, chiunque visita questo luogo ne rimane affascinato e colpito dalle meravigliose bellezze naturali e dal patrimonio culturale e storico, ma poi basta osservare il comportamento di una gran parte di stabiesi, ed in particolare quelli del centro della città, per capire, senza tema di smentita, le motivazioni per le quali questa città non decolla. Amare la propria città non significa decantarne solamente le bellezze a chiacchiere, amare la propria città significa che ciascun cittadino deve fare la propria parte per preservare il suo patrimonio culturale, le sue bellezze ed i suoi monumenti, significa tutelare il bene comune e denunciare, con la correttezza del proprio comportamento chi non si comporta in modo civile e che non vuole rispettare quelle regole che, nonostante tutto, migliorano la città e la qualità dell’accoglienza. Basta poco, che nce’ vo’, basta fare il necessario salto di qualità e, per questo, occorre solo almeno provarci. O no?
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