(Red) – Sono trascorsi 15 giorni e i resti del ponte sono ancora lì nel fiume. Ora basta. È vergognoso e mortificante che ad oggi nessuno sia intervenuto per rimuovere quel materiale dal letto del Sarno. Il nostro grido di allarme, le nostre invocazioni ad unire le forze, a lavorare in sinergia per il disinquinamento del fiume Sarno, sono rimaste inascoltate da parte di tutti gli enti preposti. Questo silenzio è disarmante. Il Governo, la Regione, la Città Metropolitana non hanno alcun interesse a risolvere questa piaga, questa emergenza ambientale che devasta interi territori. Non sono bastate le centinaia di milioni andate in fumo, le continue esondazioni, le immagini degli sversamenti abusivi, delle discariche di plastica che attraversano la corrente e finiscono in mare. Il nostro sindaco si è battuto in prima linea, ci ha messo la faccia per dimostrare la volontà decisa dell’amministrazione di segnare un punto di svolta su questa assurda vicenda. Le nostre battaglie, le nostre richieste, i nostri tentativi di coinvolgere le istituzioni: nessuno ci ha dato ascolto. In qualità di capogruppo del gruppo Cimmino Sindaco di Stabiae, rivolgo dunque un invito al sindaco: denuncia in Procura questo scempio, denuncia il disinteresse delle istituzioni. I resti del ponte stanno alterando il flusso regolare del fiume, elevando il rischio di ulteriori esondazioni, che ciclicamente lasciano decine di famiglie in ostaggio. Sono sicuro che il sindaco, sempre sensibile su questo tema, ci darà ascolto e come noi si scandalizzerà nel vedere queste immagini, ennesima testimonianza della totale inerzia e della pessima gestione amministrativa degli enti sovraordinati.
Castellammare di Stabia 4 Gennaio 2020 Emanuele D’Apice
comments (0)