(Red) – Ormai si sono aperte le danze, siamo in campagna elettorale e tanti candidati, anche se non sanno con quale coalizione scenderanno in campo, hanno comunque iniziato a sgomitare, e pure pesantemente, al fine di iniziare la corsa al prestigioso scranno regionale che potrebbe, per alcuni di loro, rappresentare il “WI for life” della vita, perché la prospettiva di poter guadagnare in un mese, quello che un lavoratore normale guadagna in un anno di lavoro, è molto appetitosa soprattutto con i tempi che corrono. Chi non ha perso tempo è sicuramente Alfonso Longobardi, che nella sua qualità di consigliere uscente ha iniziato ormai da mesi il suo tour elettorale, vele che girano per la città ed eventi annunciati in stile americano, con manifesti 6×3, affissi su tutto il territorio. Peccato che Longobardi ancora non sappia con quale coalizione correre e, soprattutto, chi sarà il suo candidato presidente considerata l’insanabile rottura consumata con De Luca. Capita anche questo nella città che fu dei Gava e di Saul Cosenza, purtroppo. Per il fronte PD si attendono i risvolti del lungo “summit” di oggi tenutosi a Corso Garibaldi; infatti la componente maggioritaria(Danielana) in pectore era al lavoro, intorno alle 15,00, per valutare con attenzione il diktat di Casillo che, secondo una nostra affidabile fonte, pretenderebbe avere la zona stabiese sgombra da candidati locali, mentre Costantino Aitra, che scalpita incontenibile, sembrerebbe destinato a rimanere ancora a bagnomaria con prospettive non certamente esaltanti rispetto ad una sua candidatura di servizio. Sul fronte “Renziano” sembra che sia giunto il momento della resa dei conti tra il gruppo Pannullo-Di Martino e quello più accreditato di Catello Vitiello e infatti, secondo quel che filtra, sembra che la candidatura di Andrea Di Martino possa prendere il sopravvento al fine di limitare un eventuale crescita politica della componente “Vitielliana”. Per quanto attiene il panorama “pentastellato” sembra che il clima di guerra intestina possa portare ad un consistente numero di candidati locali da affiancare alla candidatura, non certo scontata, dell’uscente Cirillo. Si vocifera che sarebbero pronti a scendere in lizza l’ex candidato sindaco Nappi che, affiancato dalla giovane promessa Curcio, avrebbe intenzione di precludere la possibilità di una candidatura al più accreditato, qualificato e preparato architetto Savarese che, nell’ambiente parapentastellato, sembrerebbe avere molte più chance del consigliere regionale uscente. A Sinistra i giochi sono ormai fatti con l’annunciata candidatura di Scala che, in competizione diretta con il giovane Somma, combatterebbe la sua battaglia pur di poter tornare a sedere tra quei banchi prestigiosi contendendosi quella manciata di voti di quei pochi ma convinti assertori che San Catello sia diventato, ormai, il Santo Patrono dei migranti. Sul fronte del centrodestra sembra ormai sicura la candidatura di servizio di Ernesto Sica che, fresco della polemica di queste ultime ore, ha lanciato il suo guanto di sfida pur di sostenere una candidata molto vicina all’area del potente ex sottosegretario Cirielli. Per quanto attiene il gruppo di Milo, sul territorio stabiese-gragnanese, sembra prendere corpo la candidatura di Mario D’Apuzzo, ex consigliere comunale stabiese ed ex vicesindaco di Gragnano, che potrebbe garantire una presenza qualificata e di prestigio alla lista del potente onorevole agerolese. Anche in casa DC sembra stia maturando, con convinzione, la necessità di una candidatura locale che, alla luce del grande momento di crescita del partito che è passato recentemente a due consiglieri comunali, potrebbe veder scendere in campo la consigliera Di Maio, nota esponente del partito a livello locale. Anche in casa Lega, partito da poco rinnovatosi con l’adesione della consigliera Donnarumma e del gruppo di Carlo Longobardi, sembrerebbe sicura la discesa in campo di Antonio Alfano che potrebbe certamente contare sull’apporto elettorale di quel gruppo di civiche che, nelle amministrative del 2018, rese forte e competitiva la candidatura a sindaco di Di Martino, anche se l’ing. Schettino appare non gradire molto questa scelta. In casa azzurra, invece, dopo la responsabile rinuncia del sindaco Cimmino sembra che le cose abbiano assunto una connotazione molto naturale, ed il candidato forte e rappresentativo sul territorio sarà sicuramente Armando Cesaro che, con l’apporto di due candidati del comprensorio, sembra possa essere destinato a fare il pieno di preferenze, anche perché in diretta concorrenza con Franco Cascone, ex sindaco sammaritano, e con la reale possibilità di poter inserirsi al fianco di Annarita Patriarca che, anche se sottotraccia, sta svolgendo un ottimo lavoro politico nell’intera area stabiese e nell’intero comprensorio. Insomma, anche se mancano circa cinque mesi, si respira a pieni polmoni aria di competizione elettorale, e pensare che ancora sono in discussione coalizioni e candidature presidenziali visto che, per quanto attiene il centrosinistra, le “Sardine inscatolate da Benetton” avrebbero addirittura messo in discussione la candidatura di De Luca che, a loro avviso, non sarebbe né gradita né riproponibile. E per il momento, solo per il momento, chest’è!
comments (0)