Riceviamo e, con estremo piacere, pubblichiamo il documento redatto della sezione territoriale del sindacato FSI-Usae. Cambia lo spartito ma la “musica” sembra sia sempre la stessa.
Sig. Direttore Sanitario P.O. S. Leonardo”
Sig. Direttore Sanitario ASL NA 3 Sud
p.c. Sig. Direttore Generale ASL NA 3 Sud
Oggetto: Esposizione a rischio contagio operatori-Richiesta urgente riscontro
Spett.le Direttore, si apprende dalla stampa quotidiana (vedi articolo allegato) di fatti avvenuti all’ interno del Presidio che potrebbero ove accertati, configurare la fattispecie in oggetto.
In particolare si rilevano nell’articolo di che trattasi, macroscopiche discrasie, che innescano dubbi ed angoscianti perplessità, in ordine a quanto avvenuto ,per i seguenti motivi:
1) Si afferma che “la paziente sia stata subito accompagnata nell’ala dedicata al COVID 19”.
Non risulta esistere nel presidio struttura del genere, ma solo una zona filtro attigua al P.S. dove l’interessata NON E’ MAI ARRIVATA, in quanto dopo il passaggio in Pronto Soccorso si è recata (accompagnata da un operatore) direttamente nel Rep. di Ginecologia, dove è avvenuta l’accettazione come da prassi ordinaria;
2 Si afferma che abbia partorito in “totale sicurezza in un Reparto di Infettologia”, ma risulta che lo abbia
fatto nel Blocco Operatorio (in quanto parto cesareo) assistita dal personale infermieristico ivi in servizio nella notte tra Domenica 15 e Lunedi 16 marzo;
3) Si sostiene che abbia evitato il contatto con i cittadini, ed il personale, circostanza impossibile da avverarsi già nel parto spontaneo, figurarsi in caso di intervento cesareo;
Risulta inoltre che il Direttore del Blocco Operatorio LE abbia chiesto “una valutazione urgente” alle ore 14,12 del 16 Marzo ..” a tutela della paziente e del personale coinvolto nell’assistenza”
DESTA STUPORE , che sia stato prescritto l’esame Tampone (di cui si attende l’esito) solo oltre 24 ore dopo, arco di tempo sensibilmente lungo, durante il quale, gli operatori sono rimasti inconsapevoli di un potenziale rischio contagio.
Tanto Premesso, si chiede alla S.V. a tutela di tutto il personale sanitario
-Quali provvedimenti abbia adottato o intende adottare a tutela del personale sanitario esposto a rischio contagio;
-Se sia stata effettuata idonea sanificazione negli ambienti dove la stessa ha transitato, atteso le caratteristiche logistiche degli stessi.
IL Segretario Territoriale FSI-USAE
Antonio Cascone
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