(Red) – Il sindacato degli “Angeli bianchi”, CGIL, UILFPL,FIALS, FSI-Usae e Nursing-UP, si scatena, mette da parte divisioni e contumelie, e si schiera unito a difesa e tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini tutti. Ancora una lettera che parte all’indirizzo, ormai conosciutissimo anche dalle giovanissime generazioni, dei preposti alla gestione ed al governo della sanità sul territorio stabiese. Il dott. Gennaro SOSTO, dott. Gaetano D’ONOFRIO, dott. Giuseppe ESPOSITO, dott.ssa Edwige CASCONE, dott. Mauro MUTO, rispettivamente Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo, Responsabile N.O.A. UOC e Direttore Sanitario del presidio ospedaliero, ad oggetto della missiva l’Emergenza Sanitaria sul territorio, con particolare riferimento all’emergenza dell’Ospedale San Leonardo. Il tema è molto serio ed attiene al rispetto delle disposizioni Ministeriali e Regionali in materia afferente gli accorgimenti ed i controlli da adottare, con particolare attenzione, nei confronti del personale ed utenza e che dovrebbero essere rigorosamente rispettati in tutti i presidi ospedalieri della Asl Na3SUD, ed in particolare per i Dispositivi di Protezione Individuali, il controllo della Temperatura corporea, la pulizia accurata degli ambienti di lavoro e sanificazione locali, l’utilizzo di locali idonei per la vestizione e svestizione del personale per concludere, infine, con percorsi ben tracciati per lo sporco e pulito. Occorre rimarcare – prosegue il documento unitario – la carenza di D.P.I., pur sapendo che l’Azienda sta producendo il massimo sforzo per le forniture ma il personale, considerato che è allo stremo e senza dispositivi, trova molte difficoltà nell’aiutare chi ha bisogno, per cui tutelare gli operatori sanitari diventa un esigenza primaria e fondamentale al fine di poter combattere in maniera efficiente ed efficace questo terribile virus. Inoltre, così come già suggerito agli organi competenti aziendali, sarebbe auspicabile – secondo i rappresentanti dei lavoratori – valutare la possibilità di utilizzare medici con provata esperienza (infettivologi) per dettare linee guida e percorsi da seguire, indicando strategie e modalità sul come affrontare l’emergenza, preso atto che gli stessi operatori hanno necessariamente bisogno di una guida sicura ed esperta così come ben disposto in altre aziende sanitarie. Oggi, la primaria necessità è quella di evitare che il personale possa rimanere contagiato, anche per questo sarebbe opportuna una formazione specifica emergenziale in tutti i nostri presidi ospedalieri. Valutazioni diverse riguardano intanto la nota 46435 del 20 marzo 2020, a firma del Direttore Sanitario del P.O. stabiese – UNITA’ DI CRISI – afferente la disposizione del personale del comparto, con particolare riferimento all’equipaggio ambulanza trasferimenti presso COVID Hospital. A seguito della pubblicazione della nota in epigrafe, le OO.SS. ritengono indispensabile che a bordo dell’Ambulanza sia presente il medico a bordo, che gli infermieri siano forniti di DPI adeguati, che il mezzo predisposto ai trasferimenti di questa tipologia di pazienti sia non di uso promiscuo e con percorsi di sanificazione dello stesso mezzo, così come previsto dai decreti per la gestione dell’emergenza Covid19. Nel ribadire il convinto NO ALL’IMPROVVISAZIONE, le OO.SS. chiedono compatte la revoca della disposizione 46435 del 20 marzo 2020 che, al momento, prevede per il trasporto di pazienti positivi al test da COVID19 l’utilizzo di un Ambulanza di tipo B, senza l’ausilio del Biocontenimento ed addirittura senza la presenza di un medico a bordo, pertanto in totale assenza dei più elementari dispositivi previsti dalla vigente normativa. La confusione regna sovrana, di questi tempi, in quello che per anni ha rappresentato il fiore all’occhiello della sanità nella provincia di Napoli. A quando il necessario #CambioPasso?
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