(Red) – Oggi è giorno di festa e di celebrazioni in Campania, infatti tutta la stampa di regime plaude alla presunta diminuzione dei contagiati nella nostra regione che, basterebbe guardare i dati e leggerli con la dovuta attenzione, rappresenta la cenerentola(o quasi) in relazione al rapporto tra abitanti e tamponi praticati,  25.779 tamponi processati dall’ inizio dell’epidemia (12.2% il tasso di positività totale) su 5.772.625 abitanti. Una scelta politica evidentemente, quella messa in campo dal governatore De Luca, che iniziando in sordina con una media di circa 450 tamponi al giorno praticati con il contagocce, oggi arriva a circa 1.250 praticati alla data del 6 aprile, con l’ausilio ed il supporto di appena 9 laboratori di analisi abilitati a processare i prelievi effettuati dal personale del 118. E’ vero che la strategia dell’isolamento sociale sta pagando, e che al momento sta contenendo un vero e proprio contagio di massa che sarebbe letale per le nostre zone, ma è pur vero che questa pseudo-sanità sul territorio campano non ha contezza reale della situazione epidemiologica che, a quanto pare, è in continua ed instabile evoluzione, perché un vero lavoro dai Dipartimenti di prevenzione mai risulta essere stato avviato attraverso una seria ed incisiva azione nella zone di competenza del comprensorio stabiese in particolare. E’ bastato, intanto, che il quotidiano nazionale “Repubblica” pubblicasse un articolo riportante questo inquietante cappello:Appena 22 ore per partecipare alla gara. L’Istituto zooprofilattico di Portici si è rivolto al centro Ames di Casalnuovo decuplicando i test: da 58 a 700 tamponi al giorno. Protesta Federlab Italia”, per attivare con immediatezza la Procura della Repubblica competente che, in maniera veramente lampo, ha avviato l’apertura di un fascicolo sulla bizzarra vicenda. Una sanità a pezzi che, al confronto, il terzo mondo inorridisce per l’organizzazione e per la gestione, ed è solo grazie alla professionalità ed allo spirito di sacrificio degli Operatori Sanitari che non si è rischiato già il default nei nostri territori. Ma quello che appare più bizzarro, nella nostra città, è il dato che emerge da disposizioni che vengono emanate dalla Direzione Strategica, in ottemperanza a norme Regionali, e che nel caso di specie queste disposizioni rimangono solo ed esclusivamente “lettera morta”, a discapito di cittadini che avrebbero bisogno di essere seguiti e curati. Invero, il 28/03/2020, con nota 50277, ed avente oggetto la costituzione di Unità Speciali di Continuità Assistenziali(USCA) RICHIESTA urgente individuazione sedi per attivazione servizio USCA Distrettuali, il Direttore U.O.C. Cure Primarie e Att. Terr. f.f., dott. Sergianni, disponeva, con il suggello D’Ordine del Direttore Generale SOSTO, che i Direttori dei DISTRETTI di competenza individuassero con urgenza la sede principale, ossia quella con maggior valenza strategica del territorio di competenza che, nel caso di reclutamento del personale medico previsto per espletare il servizio, dovrebbero per prima essere attivate. Ciò al fine di poter avviare le procedure per poter attivare le USCA Distrettuali, necessarie ed indispensabili ad un rafforzamento dell’organizzazione già esistente per la gestione dei pazienti affetti o sospetti da infezione di “coronavirus”. A dire il vero, pare che di questa rete e/o organizzazione di assistenza, ai pazienti affetti e/o sospetti da infezione da COVID-19, non se ne sia accorto quasi nessuno e, se putacaso dovesse servire una conferma nel merito, basta assumere informazioni da quell’ Operatore Sanitario che a ben 15 giorni, dall’ effettuazione del tampone, sembra aver perso ogni traccia dell’esito a meno che, il prelievo in questione, sia stato mai “processato” e che, per quanto attiene l’assistenza, se non fosse stato seguito passo dopo passo dal proprio medico curante, molto scrupoloso ed umano, sarebbe rimasto IN SOLITUDINE a combattere la sua malattia, unicamente, insieme al suo nucleo familiare composto da ben 5 persone. Ma, in sintesi, questa disposizione è stata soddisfatta in tutte le sue sfaccettature? Siamo scettici, ma contiamo che, nell’ interesse dei pazienti e dei cittadini, tutto ciò si realizzi prima che sia troppo tardi. E dopo il pesante sfogo del Sindaco stabiese, Gaetano Cimmino, anche Francesco Pionati, segretario nazionale di Alleanza di Centro, dichiara seccamente, in una nota: “De Luca si ostina ad impedire che parta una campagna a tappeto, con il supporto dei laboratori privati che hanno capacità operative superiori a quelli dei pochi centri della sanità pubblica. Ci chiediamo perché, se è scientificamente provato, che si tratta del passaggio chiave per difenderci dal virus”.

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