(Tacco di Ghino) – Ieri il PIL cittadino è stato danneggiato forse anche dalla chiusura di Terme, oggi il turismo è danneggiato dal dissesto! Che cosa strana la vita, entrambi le cose hanno un unico comune denominatore, e data, Dicembre 2013. Spontanea nasce la domanda: Perché dicembre 2013 è un mese nefasto per la Nostra Città? In quel mese un Sindaco “grecese”, insieme al suo gruppo di menestrelli e cortigiani, decise per il dissesto senza pensare al futuro della Città. Invero, portò scientemente le Terme al fallimento, senza pensare al dopo(ossia al futuro).
Bene, benissimo, anzi malissimo, infatti quel fatidico “dopo” è arrivato, ed oggi presenta, ed esige, il conto, quel dopo si chiama, o si dovrebbe chiamare, turismo. La città di Stabia, è stata sempre per volontà, o per necessità, città dormitorio appendice della penisola sorrentina, vera città del “take away” turistico. Oggi, lo scienziato di turno, parla d’indecenza circa i servizi, la sicurezza, di rimostranze sui social, e dei giudizi negativi, da parte di coloro i quali hanno deciso nel bene o nel male di soggiornare o di trascorrere una mezza giornata in quel di Castellammare di Stabia.
Il primo quesito da porsi, alla luce di questo malcontento, sarebbe: Ma questi avventori sono venuti liberamente, sono stati indotti a venire a Castellammare, oppure qualcuno ha promesso loro una città, stile Sorrento o penisola sorrentina?
Se una di queste ultime due tesi, fosse veritiera, allora bisognerebbe interrogarsi sul perché lamentarsi poi dei giudizi negativi, tanto anche se questi turisti siano invece venuti liberamente o capitati per pura casualità, vale la stessa ed identica risposta, in quanto Castellammare, essendo una città devastata dal dissesto, non si comprende che cosa avrebbe potuto offrire di diverso se non una serie di manifestazioni organizzate da una associazione del territorio, per una intera settimana, a titolo gratuito?
Lamentarsi oggi delle ricadute negative del dissesto appare troppo comodo, ma, nel contempo, vien da chiedersi: E nel 2013 Irollo dov’era?
Noi lo ricordiamo presente, ed attivo, in prima fila ad ascoltare, ed ossequiare, l’ex On. Sommese, al fianco dell’ex assessore Corrado, alla presentazione dei distretti turistici, ove Stabia aveva come unico vantaggio la location di Palazzo Reale a quisisana, ma già allora la “Ex città delle acque” risultava essere stata tagliata fuori dai distretti e dal Treno turistico Napoli- Sorrento.
Oggi invece, inaugurando la stagione delle “lamentazioni”, ecco che Irollo parla ed accusa. Per quale recondito motivo Irollo parla solo oggi, lamentando necessità che già da allora erano evidenti, con il dissesto e le Terme in fase di chiusura, eludendo, finanche il modesto tentativo, di poter incidere allora sulle sciagurate scelte amministrative al fine di evitare una sicura disfatta per la Città?
Alla luce di questi inconfutabili antefatti, oggi sarebbe appena il caso di evitare che, le truppe cammellate “grecesi”, chiudano il cerchio magico del Cuomo “Nerone”, operando razzia di immobili e relative pertinenze scheletriche solo, ed esclusivamente, per un mero ed appetitoso tornaconto speculativo. E noi? Non staremo a guardare!
comments (0)