(Red) – “Prego tutti i santi giorni affinché non accada nulla a nessuno”. Ha finalmente deciso di vuotare il sacco Carlo Balzamo, l’infermiere del reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale San Leonardo contagiato dal Covid-19 in corsia. Dopo l’accorata denuncia apparsa nei giorni scorsi sul quotidiano Metropolis, Balzamo ha deciso di destinare il suo pensiero ai social network. Un lungo e articolato post, in cui ha spiegato nel dettaglio tutto ciò che a suo dire non ha funzionato nell’ospedale nella fase più acuta della gestione dell’emergenza.
“Alla mia richiesta di chiudere quel reparto, divenuto oramai un focolaio attivo, con tanto di percorso e di ascensore fino a condurlo all’esterno, non vi è stata da subito sanificazione, come da normale prassi di prevenzione” evidenzia Balzamo, che punta il dito contro le scelte del nuovo direttore sanitario f. f. ed anche contro alcune sigle sindacali, che definisce “sciacalli”. “La coscienza di queste persone dov’è. – evidenzia l’infermiere, attualmente guarito, mentre la moglie è ancora alle prese con la sua battaglia per sconfiggere il virus – Ho implorato la direttrice (Santarpia n.d.r.) di non commettere altre infrazioni o leggerezze e la pregavo di chiudere per far eseguire una completa sanificazione di tutto il reparto. Credo e sostengo che, si pensa a tutt’altre cose e che di noi, sia al primario che alla direttrice, non importa niente. Eppure siamo la sua equipe ed è stato colpito il suo reparto”. Un’invettiva da parte di un uomo che ha vissuto momenti drammatici, dopo aver portato il virus dentro le sue mura domestiche, determinando il contagio anche della moglie e del figlio. “Non si può più andare avanti con queste persone, prive di sentimenti per il prossimo e senza dignità umana. Invece di aiutare il nostro ospedale, quello di tutti gli stabiesi, fanno tutto l’inverso, pur di far prevalere le loro falsità e detenere la leadership sia politica che sindacale del nostro nosocomio”. A supporto delle denunce, oltre che del giusto e pesante sfogo, di Balzamo si è posto anche il consigliere comunale Antonio Federico. “Troppe anomalie, troppi contagi, troppi operatori senza tutela. – spiega il consigliere – Voglio esprimere la mia vicinanza all’infermiere Carlo Balzamo, che ha avuto il coraggio di esternare la sua preoccupazione per quello che sta accadendo all’interno dell’ospedale San Leonardo. Un operatore che si è battuto in prima linea, ritrovandosi a mettere a rischio anche la salute della sua famiglia e portando il contagio dentro le sue mura domestiche. Un infermiere che ha infranto la cortina di silenzio e ha elencato tutto quello che, a suo dire, non ha funzionato all’interno dell’ospedale per la tutela degli operatori sanitari e dei pazienti. È importante restituire al nostro ospedale i canoni di eccellenza che già possiede e che è necessario valorizzare. È importante, come afferma il sindaco, che la nostra città abbia un ospedale all’altezza dei suoi abitanti”. Per adesso è tutto, ma è nostra consolidata convinzione che la vicenda non finirà sicuramente qui. E chest’è!!!
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