(Red) – Contrariamente a quelle che sono le indicazioni che vengono dalla bella stagione in arrivo ecco che, proprio in prossimità del periodo elettorale, si annuncia una rivoluzione geo-politica nel palazzo di città che fu della prestigiosa famiglia dei Farnese. Ma veniamo ai fatti. Lunedì 8 giugno p.v. approda in consiglio comunale l’atto politico per antonomasia, ossia il bilancio di previsione di spesa per l’anno 2020, un atto che rappresenta il banco di prova per la coalizione alla guida della città, riesce a saggiarne lo stato di salute e ne determina la conferma almeno per l’esercizio finanziario corrente. Una sorta di check-up sullo stato di salute di un’amministrazione che, appena uscita dalla crisi COVID-19, si ritrova a dover pelare una gatta molto complicata che risulta, appunto, complessa ed articolata sul numero dei voti occorrenti in consiglio per consentire l’approvazione del documento finanziario. Anche se qualche consigliere comunale sembra essere sceso dall’aventino, il problema dei numeri per Cimmino potrebbe assumere una valenza molto delicata ed importante. Il presunto passaggio del capogruppo consiliare della lista Cimmino Sindaco tra le file della Lega, potrebbe rappresentare un serio problema di equilibrio per la coalizione, tenuto conto che potrebbe convincere qualche altro consigliere alla traversata del guado. E se a questo, si prova ad aggiungere qualche “inaspettato” ma possibile mal di pancia occasionale di qualche altro consigliere comunale e, volendo considerare le voci sempre più accreditate di una presunta candidatura del Presidente del Consiglio, altro uomo di punta della maggioranza, tra le fila dei “Mastelliani” che dissociatosi dal centrodestra, per la mancata effettuazione delle primarie, ed in considerazione dei buoni uffici che, secondo qualche fonte ben informata, intercorrerebbero tra il Presidente e la capogruppo consiliare di Forza Italia al comune sannita, si potrebbe determinare a questo punto una situazione ad alto rischio “fiducia” per l’approvazione del bilancio anche perché, ed è sotto gli occhi di tutti, in città esiste una potente e variegata frangia di simpatizzanti mastelliani. Non resta altro che attendere la cosiddetta “prova del cuoco” che, per gli effetti della convocazione diramata da qualche giorno, andrà in onda in streaming sul canale di palazzo Farnese.
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