(Red) – “In nome della Legge Comandiamo a tutti gli ufficiali giudiziari e a chiunque spetti, di mettere in esecuzione il seguente titolo, al Pubblico Ministero di darvi assistenza, e a tutti gli ufficiali della Forza Pubblica di concorrervi, quando ne siano legalmente richiesti. Spedita questa prima copia in forma esecutiva su richiesta del procuratore regionale presso la Corte Dei Conti per la Regione Campania nell’interesse dell’ERARIO dello STATO.” Questa la formula di rito, un ferma e decisa conclusione, a firma della segreteria della prima sezione giurisdizionale Centrale della Corte dei Conti di Roma datata 28 gennaio 2020, in calce alla comunicazione afferente il contenuto della “Sentenza 23/2020 del 28/01/2020 resa dalla I Sezione Centrale di Appello di Roma” e pervenuta, in queste ultime ore, alla Corte dei Conti della Campania ed inoltrata per competenza, al Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi, Direzione Centrale dei Servizi del Tesoro – Ufficio V via Casilina Roma ed al Comune di Castellammare di Stabia, al fine di renderla esecutiva. Ma di cosa tratta questa decisa e ferma comunicazione, ed a quale sentenza si riferisce? Un tornado si abbatte sull’ex “Sceriffo Varanense” e sul suo testimone di nozze oltre che, per una quota parte minore, anche sul Dirigente Battinelli oggi pensionato, che dovranno restituire ciò che è stato “indebitamente intascato dal Coordinatore di una fantomatica Cabina di Regia”. Considerato fondamentale il ruolo del dott. Cassaneti, quale componente del Collegio dei Revisori, il quale riferendosi proprio alle spese di “rappresentanza” senza mezzi termini rilevava “trattarsi di spese di importo rilevante sostenute a Castellammare e zone limitrofe, Roma e Milano presso ristoranti, alberghi, distributori di carburante, nonché viaggi aerei per le quali è dato rinvenire (e neppure, in tutti i casi) una semplice lettera di accompagnamento nella quale si fa riferimento a non meglio precisati incontri e riunioni tenutisi presso organi istituzionali….” atteggiamento che avrebbe dovuto mettere Battinelli sull’avviso, per quanto le motivazioni fornite al medesimo Collegio sembrano deporre per una sorta di interpretazione della normativa, comunque effettuata, prima di erogare il rimborso a De Vita delle somme contestate. Insomma, Battinelli si ritrova coinvolto per una responsabilità precisa addebitabile, non solo sul piano morale, all’ex sindaco-sceriffo che ben consapevole, di quanto avesse predisposto attraverso l’istituzione di una Cabina di Regia a “conduzione familiare”, ha tentato di sfuggire alle proprie responsabilità attraverso il ricorso alla Sezione Prima Giurisdizionale Centrale di Appello che, senza alcuna esitazione, ha confermato in toto il giudizio di primo grado. Adesso bisogna recuperare questo “vile” danaro e, considerato il meccanismo attivato, non c’è Santo che tenga, il maltolto dovrà ritornare nelle casse comunali da dove è stato, attraverso ben due sentenze, “illecitamente” prelevato. E chest’è!!!
comments (0)