(DanCa) – Sequestrata l’area di trasbordo rifiuti a Torre del Greco. Questa mattina i Carabinieri del Noe di Napoli, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo, per reati urbanistici ed ambientali, emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, hanno proceduto al sequestro di un’area, di circa 1000 mq, presso il mercato ortofrutticolo di Viale Sardegna, in Torre del Greco, concessa dal Comune alla società “Buttol S.r.l.”, affidataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, per effettuare le sole operazioni temporanee di sosta tecnica degli automezzi e di trasbordo dei rifiuti. “In particolare, gli accertamenti investigativi espletati – sostiene la Procura – hanno consentito di appurare che l’area sottoposta a sequestro, destinata ad attività commerciali, veniva indebitamente utilizzata dalla ditta Buttol come area di parcheggio degli automezzi aziendali, determinando, in violazione della disciplina di settore, il mutamento della destinazione urbanistica della stessa”. “Gli accertamenti tecnici – continua ancora la nota degli investigatori – hanno consentito di accertare, altresì, che il riversamento, nell’area di cui trattasi, del percolato proveniente dai rifiuti presenti sul mezzi di raccolta parcheggiati sull’area in sequestro e degli olii idraulici e lubrificanti provenienti dagli stessi, integrante 1 reati di illecita attività di gestione dei rifiuti e di scarico al suolo dei reflui, hanno determinato una compromissione significativa dell’area caduta in sequestro, con conseguente pericolo per la salute pubblica, anche in ragione della contiguità della stessa con l’area mercatale”. Infine, è stato disposto lo sgombero di tutti gli automezzi della ditta Buttol dall’area di cui trattasi e l’affidamento della stessa in giudiziale custodia al dirigente del Settore Ambiente del Comune di Torre del Greco. L’Azienda di Sarno si dice pronta a difendersi in tutte le sedi, essendo destinataria di un’ordinanza sindacale che individuava quell’area come il posto deputato all’attività di trasbordo rifiuti e sosta tecnica.
Ma in questo momento è giusto fare le dovute differenze. Se ora si va a sequestrare un’area, autorizzata dal Comune al trasbordo dei rifiuti dai mezzi piccoli a quelli grossa portata, poco più di un anno fa (come dalle foto che vi mostriamo) Torre del Greco si ritrovava sommersa dalla spazzatura (mentre ora la differenziata è stabilmente sopra il 50%). Si conferiva con un sistema a dir poco barbaro: eco punti dove poter buttare immondizia a tutte le ore. Il risultato finale sta tutto nelle foto che vi mostriamo. Eppure in quella occasione nessuno ha pensato di sequestrare quelle aree. In realtà a Torre del Greco, contrariamente a tutte le città medio-grandi come Castellammare, era l’unica città che non era dotato di sistema “porta a porta”. E quindi non ha mai avuto la necessità, il Comune, di individuare un’area idonea per il trasbordo rifiuti. In passato, infatti, grazie ad affidamenti alle ditte del posto lo smaltimento dei rifiuti avveniva direttamente nell’impianto, senza dover ricorrere al trasbordo. In seguito al terremoto giudiziario che coinvolse l’amministrazione Borriello e l’azienda di casa, Balsamo, tale sistema non ha più funzionato. E a partire dall’appalto recente, vinto dalla Buttol in quanto unica partecipante a una gara che evidentemente non faceva gola a nessuno, si è iniziato col “porta a porta” con tutti i pregi e difetti del nuovo piano. Per la prima volta è stato necessaria l’autorizzazione di un luogo dove eseguire il trasbordo dei rifiuti, proprio per permettere di differenziarli. Area indicata, tra l’altro, dallo stesso Comune nonostante adiacente alle attività di mercato ortofrutticolo.
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