(Red) – Bella la vita da nobili. Ma quanto costa? Il riferimento al prezzo non è certamente casuale. E soprattutto non riguarda solo il tenore di vita, bensì il titolo. Già, perché nell’epoca contemporanea c’è ancora chi si diverte, compiacendosi, a vedere il proprio nome associato ad un titolo nobiliare. Al giorno d’oggi pensavamo che nessuno fosse interessato a richiedere titoli di questo genere, invece, come diventare nobile è una ricerca che ancora molte persone compiono. Secondo alcune statistiche sono circa 20.000 le richieste di “Cognomizzazione” ogni anno ed i costi variano dai 40.000 ai 500.000 euro. Per molti, addirittura, sembra sia diventata una vera ossessione, tanto che milioni di italiani fanno richieste presso istituti specializzati di ricerca genealogica per comprendere se in passato la loro stirpe abbia avuto trascorsi nobiliari. Ma veniamo al dunque. Lo sapevate che un ex consigliere comunale stabiese può fregiarsi del titolo di Principe di Benevento? Sembra uno scherzo, ma è tutto vero. E parliamo di un ex consigliere comunale Dem che, sfoggiando la sua principesca qualifica, si abbina a quella addirittura più ridondante di Principe del Sacro Romano Impero. Un cittadino illustre, dunque, che dall’alto del suo trono pontifica oggi in città la sua “piddina” predilezione per le principesche assicurazioni. E cosa dire poi del Visconte “calabrese”, ex comandante della polizia municipale che sulle multe avrebbe, presumibilmente, potuto apporre il simbolo della sua nobile casata, proprio come tratto “nobilmente” distintivo? Il titolo di Duca, invece, risulta ad appannaggio di un ex sindaco di Santa Maria la Carità, un nobile che oggi si è “legato” alla causa del Carroccio per spingere in alto la sua paladina prediletta verso un popolano, ma sempre utile, seggio in consiglio regionale. E restando in “Salviniano” tema, compare anche il cognome di un Baronetto che avrebbe ambito a lungo al ruolo di coordinatore territoriale del partito, dopo aver sostenuto la promiscua coalizione civica scappata via dalla sinistra nell’ultima campagna elettorale. Personaggi in cerca d’autore, di pirandelliana memoria? O in cerca di quella gloria che negli ultimi tempi non trovano più nella politica locale, scalzati da un nuovo corso che di nobile non avendo sicuramente alcun titolo o baronia di cui fregiarsi, ha puntato decisamente tutto sulla esclusiva qualità dell’operato politico. Considerato inoltre, che un magistrato della Repubblica Italiana diede ragione, a suo tempo, ad un avvocato di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, erede al trono dei Franchi e dei Longobardi, che si rifiutò nel 1998 di pagare la tassa comunale sostenendo di essere un principe (riconosciuto tale in base ad una sentenza del Tribunale di San Marino) e che pertanto godeva di immunità diplomatica prevista dalla convenzione di Vienna. Di conseguenza, secondo quanto sosteneva il Principe, l’imposizione fiscale del Comune risultava essere illegittima. A questo punto nasce spontanea la domanda: “E se tutti questi pregiatissimi insigniti dovessero rifugiarsi dietro questa convenzione, impugnando la sentenza del Tribunale Italiano, quanti “nobili” stabiesi potrebbero risultare esenti dal pagamento della Tari?” – Ed a tal proposito sarebbe appena il caso di sottolineare che la lista è lunga e che la strada ancora di più. Ah Saperlo!!!
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