(Red) – Aurelio Visalli, uomo di 40 anni, con il grado di secondo capo ed in servizio presso la Capitaneria di Porto Guardia costiera locale, perde la sua vita per salvare quella di due ragazzini, 15 e 13 anni, che in barba alle avverse condizioni meteo marine avevano deciso di tuffarsi per sfidare, evidentemente, proprio quelle onde che al solo guardarle incutevano timore e paura. Una scommessa con altri adolescenti? Questo non lo sappiamo ma di sicuro parliamo di una cultura da sottosviluppo, con genitori poco attenti alle “bravate” dei loro pargoli privi delle più elementari cognizioni del normale senso civico, questi i presupposti che hanno creato le condizioni per una tragedia diventata a quel punto inevitabile. Il senso del dovere, l’amore ed il rispetto per la vita altrui hanno portato Aurelio a perdere la sua pur di salvare quella di due giovani incoscienti, privi del rispetto delle regole e fuori dalla grazia del Signore. E’ stato ripescato solo stamane il corpo del giovane sottufficiale, padre di due bambini, una salma che recuperata dagli uomini della Guardiacostiera, coadiuvati dai coraggiosi uomini del corpo dei Vigili del Fuoco, è stata trasferita presso la sala mortuaria del nosocomio di Milazzo. Per tutta risposta a questa drammatica vicenda, uno dei ragazzini salvati ha postato sui social un post che, a nostro avviso, dovrebbe servire quale prova per perseguire i genitori del minorenne colpevoli di omesso controllo ai comportamenti molto free e poco edificanti di un giovane per il quale, a quanto pare, non si prospetta un radioso futuro. Il post sui social, in risposta a tutti i commenti postati in precedenza sui social, con la sua foto in primo piano recita testualmente: “Sono vivo merde”. Crediamo sia inutile aggiungere altro ma, solo per un attimo, proviamo a chiederci che fine abbiano fatto i genitori di questo incommensurabile, nonchè inimitabile, “campione”.
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