(Red) – Un vecchio adagio napoletano soleva spesso ricordare che: “Mentre ‘o miedeco sturéa, ‘o malato se ne more” ed, alla luce di questa saggia ma funesta metafora, non vorremmo che l’ente preposto e responsabile nella gestione della “Sanità” regionale continui a prediligere l’inutile pensiero alla messa in campo di un’azione concreta e proficua mirante a contenere i disastrosi effetti derivanti dall’azione virulenta di questo infido e pericoloso virus. Il cittadino stabiese medio, disorientato e confuso dalle notizie che arrivano dai media, prova a chiedersi quali siano le azioni messe in campo dal governatore De Luca relativamente ai reali bisogni dei cittadini sul territorio di competenza, e se siano effettivamente incisive le decisioni assunte al fine di evitare che gli effetti del Covid possano risultare dirompenti e letali per la pubblica salute. A tal uopo, mentre continuano le sofferenze dei pazienti e del personale sanitario, folleggia all’interno del gruppo piddino regionale un “serrato ed aspro confronto” che potrebbe determinare dei cambiamenti epocali, superando di fatto anche lo stesso dettame costituzionale relativo all’assistenza sanitaria, consistendo nella trasformazione di tutte le strutture pubbliche in “Covid Hospital” con il relativo convenzionamento delle strutture private(cliniche) per svolgere i compiti di assistenza ordinaria e di Pronto Soccorso(oggi svolti esclusivamente dalle pubbliche strutture). Questa tesi, secondo alcune indiscrezioni filtrate, sarebbe sostenuta da Mister 40.000 preferenze, alias Mario Casillo e dalla consigliera Raia, mentre in contrapposizione a questa scelta ci sarebbero la coppia Manfredi-Fiola che pure tanti consensi ha raccolto alle ultime consultazioni elettorali. Ma Casillo & C. mica vogliono propinarci un antipasto a base di “Sanità privatizzata”? Ah, saperlo! Nel frattempo continua il poderoso braccio di ferro sulla linea da adottare, in contrasto all’aggressione in costante crescita del Sars-Cov-2, il Governatore persevera nel suo atteggiamento che, tra il sarcastico ed il semicomico, assomiglia sempre più, negativamente, all’imitazione del buon Crozza che, senza ombra di dubbio, appare nettamente vincente in questo irriverente confronto. E chest’è!!!
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