(Red) – Le strampalate conclusioni alle quali è arrivato il governo, dopo il varo del terzo DPCM in appena 20 giorni, hanno determinato polemiche e reazioni dal mondo politico campano. Tra gli interventi registrati sul “Giallo” della zona gialla Annarita Patriarca, capogruppo consiliare di F.I. al consiglio regionale della Campania, ha così commentato: “Eravamo convinti che il pressappochismo e la superficialità con cui si sta affannosamente cercando di gestire l’emergenza coronavirus fossero una prerogativa esclusiva della Regione Campania: invece dobbiamo, con stupore, allargare il campo delle incompetenze e della disorganizzazione anche al governo nazionale.
Il mistero della Campania zona gialla, dopo gli annunci dei giorni scorsi perché diventasse area rossa da parte del consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, è presto risolto: la valutazione è stata fatta in base ai dati fermi al 25 ottobre scorso.
Una discrasia dovuta al ritardo con cui alcune Regioni hanno comunicato i dati di propria competenza. Nei prossimi giorni, o addirittura nelle prossime ore, a seguito di una diversa analisi della situazione – sviluppata da algoritmi e parametri tecnici che riguardano numero di contagi, guariti, posti letto disponibili e occupati e tanti altre informazioni, spesso divergenti dalla situazione di fatto – potremmo trovarci in zona rossa.
È sconcertante che una decisione così impattante sulla vita dei cittadini, come quella di attribuire la fascia gialla alla Campania, venga presa con tanta superficialità dagli organi tecnici e politici nazionali. Ed è altrettanto sconcertante che De Luca, che aveva annunciato di aver messo la Campania in “mani sicure”, abbia perso del tutto il controllo della situazione limitandosi solo ad attaccare il governo. Tra i due litiganti, però, in mezzo ci sono famiglie, imprese, attività commerciali e sociali che vivono, con ansia ormai quotidiana, il bollettino dei contagi e le decisioni improvvide del presidente De Luca prese sull’onda di una emotività che è più dannosa che positiva.
Soprattutto alla luce dell’invito, rivolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a una leale collaborazione istituzionale. Invito che non solo Forza Italia e la coalizione di centrodestra raccolgono ma che, a più riprese, avevano a loro volta girato al presidente De Luca nelle scorse settimane.
L’unica certezza che abbiamo è, purtroppo, quella di una organizzazione ospedaliera e sanitaria del tutto insufficiente rispetto alle criticità del momento. Le strutture ospedaliere e le terapie intensive sono sotto pressione. Mancano i medici e infermieri e non ci sono le risorse per fronteggiare una pandemia che, da sanitaria, diventerà ben presto socio economica.
Avremmo potuto organizzare e prevenire i danni di oggi nei mesi scorsi, in primavera o in estate, ma – da un lato – De Luca era troppo impegnato in campagna elettorale ; e – dall’altro – il governo rimandava ogni decisione per paura e insipienza. La Campania ha bisogno di serietà e di competenza oltre che di una visione chiara delle difficoltà che stiamo affrontando. Al governo chiediamo trasparenza e non tatticismi né giochi di potere in danno dei cittadini“.
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