(Red) – Come è ormai arcinoto, a quasi tutti gli stabiesi, il numero dei contagiati dal virus Sars Cov2 sta a momenti per sfondare quota mille in città. Così come dovrebbe essere altrettanto noto che ormai, da qualche settimana, non vengono più resi noti i numeri relativi ai cittadini in isolamento, volontario e/o in attesa di tampone o degli stessi risultati di quelli processati, presso le proprie abitazioni. Questo è un dato sommerso che genera, senza alcuna esitazione, molti dubbi sulla funzionalità del Dipartimento di Medicina Preventiva sul territorio. Quella dei contagi costituisce un’impennata che, nel caso di specie, concorre in maniera consistente al superamento della soglia di allarme del 30% prevista per i posti di terapia intensiva disponibili nella regione Campania considerato che ha toccato quota 35% dei posti fruibili, per non parlare poi della carenza dei posti letto per i pazienti colpiti ed affetti da questo insulso nonché infido virus. In questo quadro sanitario tutt’altro che rassicurante, con le attività commerciali in ginocchio e con un disagio sociale già ai limiti dello stremo, continua lo show mediatico strumentale di qualche consigliere comunale che, attraverso la trita politica del doppio forno, ha inaugurato da tempo in città la stagione di “consigliere di lotta e consigliere di governo”. Questo atteggiamento che, a suo avviso, gli consentirebbe di ottenere visibilità e notorietà attraverso un costante, insolente, improprio comportamento, assunto ad intermittenza, su azioni e provvedimenti varati dall’amministrazione comunale. In questi ultimi giorni, evidentemente per niente pago di quanto realizzato in termini di visibilità, ha provato ad intensificare la propria attività al punto da rivendicare finanche il varo del “DL Ristori-bis” che a suo dire, non ci fosse stata la sua attività compulsiva con annesso pressing a tutto campo, il premier Conte neanche avrebbe pensato a soddisfare le esigenze di queste categorie duramente colpite. Insomma una sorta di “Ernesto sparalesto”, Sparapost a vanvera per i più intimi, che non perde occasione per tentare di stare al centro della scena mediatica della politica cittadina. Un “Egocentrismo” al limite del Tso, ma visto che la classe non è acqua, questa scelta potrebbe risultare addirittura fatale per i dirompenti effetti di una politica del “doppio forno” sperimentata, sulla propria pelle, anche da quello che un tempo rappresentò il suo “Dominus politico”! E chest’è!!!
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