(Red) – Anche quest’anno, come del resto per tutti gli anni precedenti, la P.A. ha prodotto l’elaborazione di un bando di gara, per l’affidamento dell’allestimento delle luminarie natalizie, al fine di non arrivare impreparata alle prossime festività. Pertanto, alla luce dell’avvicinarsi di questa scadenza, nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando di gara rivolto agli esperti del settore, con una clausola molto precisa in caso di lockdown o di nuovi Dpcm che testualmente chiarisce: “L’allestimento delle luminarie Natalizie resta condizionato alla possibilità di istallazione e celebrazione delle festività con particolare riferimento ed in ottemperanza di decreti e/o ordinanza sui temi di ordine e salute pubblica e che, in caso di mancato allestimento, nessun diritto potrà essere rivendicato dall’aggiudicatario”. Una vicenda amministrativa normale, se non ci fosse stato per lo mezzo il Covid-19, che a quanto pare il Sindaco avrebbe ben chiarito ai rappresentanti dei partiti che sostengono l’amministrazione di centrodestra nel corso di uno di quegli abituali incontri di routine con le forze politiche della maggioranza. Evidentemente, nel corso di questo confronto, qualche rappresentante di un partitino della coalizione avrà ritenuto di poter approfittare di questa notizia ed elaborando una proposta, frutto evidentemente della sola lettura dei titoli di giornali, ha lanciato la sua proposta con il sottofondo dell’Aida nell’evidente, quanto inutile tentativo, di poter godere di qualche momento di visibilità e celebrità politica oltre che amministrativa. Detto fatto, ed ecco che nella giornata di qualche giorno fa comparire, come per incanto, un comunicato stampa relativo ad una richiesta(inviata al Sindaco via Pec)mirata al taglio di circa 2/3 della somma di 150mila euro, postata per le luminarie natalizie, al fine di poterla destinarla all’acquisto di bombole di Ossigeno Medicale, in considerazione della forte carenza di questo prodotto, fondamentale per la lotta a questo infido virus. In aggiunta, tanto per rendere più appetitosa e credibile la proposta, sembra che sia stato anche consigliato di donare strumenti atti ad istituire dei presidi in diversi quartieri per effettuare uno screening anticovid. Non c’è che dire, lodevole iniziativa, peccato però che la proposta messa in campo evidenzia tutto il Suo incalcolabile valore DEMAGOGICO alla luce di quanto sta accadendo, nella nostra regione, sin dai primi giorni di questo tremendo mese di novembre. Infatti, proprio nei primi giorni del mese, la Direzione Generale per la tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, presso la Giunta Regionale della Campania, diramava alle ore 11,47 del 6 novembre u.s. una disposizione, prot. 2020-0525956, avente oggetto “Gestione delle bombole di Ossigeno Gassose presso le farmacie di comunità” e indirizzata ai medici prescrittori, ai titolari delle farmacie pubbliche e private convenzionate, con l’invito ad attivarsi, a seguito di un riscontro di un tempo eccessivamente lungo di permanenza delle bombole presso i domicili dei pazienti, al fine di contattarli per accelerare la riconsegna delle stesse presso le farmacie per consentire, a loro volta, la possibilità alle farmacie di trasferirle alle ditte fornitrici per poterle ricaricare. Inoltre, per far fronte alla carenza di bombole di ossigeno gassoso per i pazienti domiciliati, considerato il maggior utilizzo del farmaco da parte dei soggetti affetti da Covid-19, la stessa disposizione, sopprimendo per l’emergenza il protocollo normalmente utilizzato per i pazienti cronici affetti da Insufficiente Respiratoria Cronica, ha addirittura previsto l’apertura della richiesta per l’Ossigeno Liquido a cura delle stesse farmacie di comunità, tanto al fine di garantire l’erogazione dell’ossigeno per favorire le terapie ed evitare l’interruzione delle stesse. Per arrivare ad emanare questo provvedimento significa che la situazione, anche sotto questo aspetto, è proprio giunta fuori controllo ed è diventata ingestibile allo stesso tempo. E se proprio questo Dipartimento in epigrafe, deputato per eccellenza a governare questo settore, non riesce a risolvere il problema della carenza di bombole, aprendo anche alla possibilità di gestire direttamente la distribuzione dell’Ossigeno liquido alle farmacie private convenzionate, come potrebbe mai un’amministrazione comunale provvedere a procurare l’ossigeno medicale tanto importante in questo drammatico momento? Ecco perché la DEMAGOGIA, figlia naturale dell’analfabetismo, rischia di determinare reazioni anche inconsulte da parte di chi, informato male, potrebbe strumentalmente scaricare su altri responsabilità morali e/o politiche su chi, in questa vicenda, c’entra proprio come il cavolo a merenda. Il populismo e la demagogia sono sono strumenti pericolosissimi, e solo per il piacere godere di qualche attimo di visibilità non si può mettere in seria difficoltà due giovani ed inesperti consiglieri comunali, né tantomeno pensare di essere diventati, un giono all’improvviso, una saccente cima solo perché prigioniero della convinzione che “Chi sale e scende le scale dei tribunali alla fine, diventa avvocato” visto che nell’immaginario pure Pullecenell addiventò “avvucat”! Azzzzzzzz
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